Roma, 23enne straniero minaccia con bottiglie rotte i passanti e sfascia cabina elettrica: arrestato

Le forze dell'ordine, dopo aver visto che il 23enne stava distruggendo a calci e pugni una cabina elettrica e minacciava con bottiglie rotte alcuni passanti, sono intervenute per arrestarlo

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Ferito a bottiglie

Roma: nei giorni scorsi, una pattuglia dell’ Unità SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) della polizia capitolina ha notato che un giovane di nazionalità straniera, della quale non è stata rivelata l’identità, stava letteralmente dando di matto e sfasciando a calci e pugni, forse per l’assunzione di droga o alcol, una cabina elettrica nei pressi di piazzale Labicano e ha deciso di intervenire.

Le forze dell’ordine, dopo aver visto che il 23enne stava distruggendo a calci e pugni una cabina elettrica e minacciava con bottiglie rotte alcuni passanti, sono intervenute per arrestarlo

Vari agenti si sono dunque avvicinati al 23enne vandalo che a calci e pugni aveva quasi smontato la cabina, distruggendola, e aggredendo con delle bottiglie di vetro che aveva rotto, alcuni passanti.

Alla richiesta degli operanti di consegnar loro i suoi documenti, per essere identificato, il giovane ha colpito uno degli agenti e ne è nato un violento scontro fisico, al termine del quale, dopo qualche minuto, quest’ultimo è stato ammanettato.

Già questa mattina, venerdì 19 maggio, l’arresto dell’aggressore è stato convalidato con la convalida della misura cautelare in carcere a Regina Coeli.

Ricordiamo come sempre ai nostri lettori che l’indagato, essendo il procedimento nella fase delle indagini preliminiari, è sempre da ritenere come presunto innocente, fino all’emissione di una sentenza definitiva di condanna, con le prove che si formeranno nel corso del processo.

In un altro caso recente sempre verificatosi a Roma, un’altro cittadino straniero, senegalese, era similmente stato arrestato perchè in preda all’ira aveva sfasciato una vetrina e malmenato i poliziotti intervenuti per calmarlo.

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