Al cimitero Prima Porta mausoleo abusivo per Nicholas Brischetto morto a folle velocità sul Gra

Un vistoso mausoleo illegale è presente a due passi dal loculo all'interno del cimitero capitolino, dove riposa il giovane defunto morto la scorsa estate dopo un tremendo schianto avvenuto sul Raccordo Anulare

Roma, dopo il murales del quale l’anno scorso era stata disposta la cancellazione, in memoria di Nicholas Brischetto, da qualche tempo in sua memoria spunta al cimitero capitolino di Prima Porta un mausoleo abusivo eretto dai familiari con un vistoso gazebo monitorato da telecamere.

Un vistoso mausoleo illegale è presente a due passi dal loculo all’interno del cimitero capitolino, dove riposa il giovane defunto morto la scorsa estate dopo un tremendo schianto avvenuto sul Raccordo Anulare

Il ragazzo era morto a 22 anni a seguito di uno spaventoso incidente causato dal giovane automobilista, schiantatosi mortalmente a folle velocità sul GRA mentre viaggiava a 300 km orari con un Audi R8 noleggiata, lui che aveva da sempre il sogno di fare il pilota ed era amante dell’ebrezza data dalla velocità che gli è costata la vita.

Dopo il pazzesco schianto dello scorso luglio, dunque, oltre al murales cancellato, spunta un gazebo vistosissimo, con strisce e corone dorate a incorniciare il nome di Nicholas e la sua gigantografia in bella vista: di certo qualcosa che dà chiaramente nell’occhio, con un praticello artificiale, una statua e persino le telecamere di sicurezza montate a guardia del manufatto dalla famiglia, per prevenire furti o deturpazioni al mausoleo in questione.

Il gazebo oltretutto è illuminato da lampade al led e assicurato alla parete con ganci, per rendere difficile lo smontaggio e il danneggiamento, segno che pur essendo tutto fuori legge, chi lo ha materialmente eretto non ha paura della legge e ha fatto di tutto per renderlo visibile e sicuro.

Tutto questo si trova a pochi passi dal loculo di Nicholas Brischetto, a evidenziarne la presenza e la devozione, con alcuni amici del ragazzo che già in passato erano sfrecciati all’interno di questo stesso cimitero nel quadrante nord della Capitale rombando rumorosamente con auto potentissime.

Già da alcuni mesi, tra novembre e dicembre, gli addetti alla sicurezza di Prima Porta avevano segnalato il gazebo illegale alle forze dell’ordine, con la polizia che aveva richiesto, la rimozione delle telecamere di sicurezza, che erano state tolte ma poi dopo qualche giorno ne erano riapparse di nuovo.

E, in questi giorni, a quanto filtra dalle indagini in corso, ci sarebbero state anche da parte di ignoti, minacce ai dipendenti dell’Ama addetti alla pulizia del cimitero perchè accusati di aver rubato e depredato questo spazio dedicato a Brischetto, e nessuno dei familiari vuole spostare nulla se non in presenza di una richiesta scritta ufficiale da parte delle Autorità e anzi, risulta che la famiglia del defunto abbia fatto regolare richiesta per una cappella in nome del 22enne, sempre a Prima Porta.

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