Ciro Immobile torna a casa e ringrazia tutti: il primo scatto

Immobile ringrazia innanzitutto medici e infermieri. Le indagini sull'incidente

Ciro Immobile torna a casa. Il primo scatto con la famiglia, di nuovo insieme e al completo, dopo la grande paura per l’incidente di domenica scorsa. Le piccole e il papà hanno ancora i segni dell’incidente: chi riposa, chi è fasciato, i sorrisi tesi.

Immobile ringrazia innanzitutto medici e infermieri. Le indagini concentrate su precedenza e velocità

Il campione, a poche ore dalle dimissioni, con un post e una foto sui social, ci ha tenuto a ringraziare tutti, a partire dai medici che hanno curato lui e le figlie rimaste contuse in seguito allo scontro tra il suo Suv e un tram. (leggi qui)

Grazie – scrive il campione biancoceleste – per tutti i messaggi pieni d’amore che ci avete mandato e soprattutto grazie ai dottori, agli infermieri che in questi giorni hanno fatto il possibile per farci stare bene.

Possiamo dire che il peggio è passato, vogliamo solo dimenticare e andare avanti e ringraziare Dio – conclude l’attaccante – per aver protetto le mie bimbe, me e tutte le persone coinvolte“.

L’incidente

La ricostruzione dell’incidente che ha visto coinvolti il bomber della Lazio, le figlie e altri sette passeggeri del tram oltre all’autista, fortunatamente nessuno ferito in maniera grave, è al centro dell’indagine avviata dai vigili urbani del I Gruppo Prati.

Al vaglio più fattori. Il primo è la velocità tenuta dal calciatore. C’è il sospetto che fosse superiore ai 50 all’ora previsti in quel tratto di strada. Infatti, secondo i calcoli del sito cityrailways, il Land Rover Defender di Immobile correva a 80 all’ora. Circostanza che non è stata provata.

Gli accertamenti riguardano anche la condotta di guida di Immobile nell’impegnare l’incrocio, soprattutto per stabilire se il semaforo fosse verde, come sostengono il bomber e il suo legale, Erdis Doraci: “Il tram è passato con il rosso”, o al contrario come sostiene l’autista.

L’impianto semaforico

Per Roma servizi per la mobilità, intanto, ritiene di avere una certezza: il semaforo non era guasto come ipotizzato da alcuni organi di stampa ma “perfettamente funzionante“.

E’ escluso “nel modo più categorico qualsiasi malfunzionamento del semaforo all’incrocio teatro dell’incidente: come hanno evidenziato le verifiche subito effettuate, l’impianto era ed è in piena efficienza. Le risultanze tecniche dei controlli sul funzionamento saranno messe a disposizione della polizia locale”, ha tenuto a precisare l’azienda.