Caso plusvalenze Juventus: la sentenza del Collegio di Garanzia slitta ai prossimi giorni

Il Collegio di Garanzia annuncia che serve ancora tempo per pronunciare la sentenza riguardo al caso delle plusvalenze gonfiate che vede coinvolta la Juventus

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Immagine di repertorio.

Quest’oggi, mercoledì 19 aprile, il dispositivo del Collegio di Garanzia presso il Coni sul -15 nella classifica di serie A, con la pesante penalizzzazione inflitta alla Juventus nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze fittizie, a quanto risulta dalle informazioni diramate nella prima serata odierna, slitta ai prossimi giorni, forse è attesa per domani, giovedì 20 aprile.

Il Collegio di Garanzia annuncia che serve ancora tempo per pronunciare la sentenza riguardo al caso delle plusvalenze gonfiate che vede coinvolta la Juventus

Da ora, il Collegio ha 5 giorni di tempo per la decisione e si è dato appuntamento per aggiornarsi, riunendosi e pronunciandosi in particolare contro la presenza degli avvocati del Codacons e dell’Associazione tifosi Napoli Maradona all’udienza avvenuta a Roma per discutere sul ricorso della Juventus che da par suo vuole la revoca totale della penalizzazione da 15 punti nell’ambito del cosiddetto filone sulle plusvalenze.

Recentemente ci sono state, riguardo allo stesso filone, perquisizioni nelle sedi societarie di Roma, Lazio e Salernitana.

La As Roma in particolare era finita già prima delle perquisizioni della Finanza nel calderone dell’inchiesta Prisma, per via di alcune intercettazioni telefoniche tra ex dirigenti della Juventus che parlavano di uno scambio poi effettivamente avvenuto in sede di calciomercato tra la società giallorossa e quella piemontese, ovvero la cessione di Leonardo Spinazzola alla Roma in cambio del pari ruolo Luca Pellegrini che approdava invece in bianconero (ed ora in rosa nella Lazio di mister Maurizio Sarri).

Ancora prima, l’attuale gioiello argentino a disposizione di mister Mourinho, Paulo Dybala, era stato interrogato per ore sempre dagli inquirenti attivi nell’inchiesta Prisma, per le modalità ritenute molto sospette, con le quali l’ex attaccante della Juventus avrebbe ricevuto alcuni stipendi dai bianconeri poco prima di lasciare Torino per Roma.

Le notizie attuali sono state diffuse ufficialmente dagli avvocati Enrico Lubrano, Carlo Claps, Oreste Pallotta e Angelo Pisani, difensori del Codacons e dell’Associazione tifosi Napoli Maradona.

Nella fattispecie, Lubrano, Claps, Pallotta e Pisani ritengono la decisione presa dal Collegio, “Del tutto sbagliata dal punto di vista giuridico” e si riservano di impugnarla davanti al Tar Lazio, “Non appena saranno rese note le motivazioni” dello slittamento.

I quattro avvocati sottolineano ancora che l’obiettivo dei ricorsi – dato che ce n’è anche un altro parallelo depositato al Tar Lazio lo scorso 31 marzo – è quello di ottenere la revoca dello scudetto 2018-2019 dato alla Juventus e la sua assegnazione contestuale al Napoli , arrivato quella stagione secondo in classifica, dato che dal loro punto di vista è stato accertato che la Juventus, utilizzando massivamente il sistema delle plusvalenze gonfiate, ha ottenuto nel tempo evidenti vantaggi economici, alterando la regolarità del campionato 2018-2019, come indicato nella decisione della Corte Federale di Appello della FIGC il 30 gennaio 2023.