Ostia, nuove irregolarità sulla pista ciclabile del Lungomare: l’esposto di Labur

Ostia, la pista ciclabile del Lungomare rende irregolare la sede stradale: la conferma delle violazioni nella documentazione fornita dall'Amministrazione

perdita di acqua ciclabile

Ostia: la pista ciclabile del Lungomare di Ostia viola di nuovo la legge, e a confermarlo in maniera particolareggiata, sarebbe stavolta proprio il X Municipio, con una comunicazione in cui si conferma che l’attuale sede stradale del lungomare di Ostia, interessata dalla pista, non è a norma rispetto alle leggi vigenti proprio perché ristrettasi a seguito della realizzazione della ciclabile.

I dati ufficiali che dimostrano le violazioni, sono stati resi pubblici in queste ultime ore da Labur, che contestualmente ha provveduto ad inoltrare un esposto alle sedi giudiziarie competenti, con nomi e cognomi dei funzionari, dei dirigenti e degli organi politico-amministrativi che ne sarebbero responsabili.

Ostia, la pista ciclabile del Lungomare rende irregolare la sede stradale: la conferma delle violazioni nella documentazione fornita dall’Amministrazione

La pista ciclabile del lungomare di Ostia, ancora una volta sotto la lente di ingrandimento per irregolarità, dopo che già nel 2020 il Ministero dei Trasporti l’aveva definita illegittima, accogliendo il ricorso presentato da Labur per il suo annullamento. La pista era stata istituita con una Determinazione Dirigenziale del X Municipio, e così come si legge nel Decreto Ministeriale: travalicato i limiti del proprio potere, e regolamentandone in modo altresì illegittimo, la viabilità di un tratto del lungomare”.

Non bastando ciò, sulla pista ciclabile costata 3 milioni di euro, sarebbero emerse nuove pesanti pecche, che avrebbero reso illegale anche il tratto stradale in cui è stata realizzate, e cioè quello compreso tra Via Giuliano da Sangallo e il Piazzale Cristoforo Colombo.

Quello che è successo, è che il Municipio X di Roma Capitale, nel comunicare le caratteristiche di sezione della rimanente sede stradale del lungomare, ha confermato delle pesanti irregolarità del tratto stradale, a partire dalla carreggiata lato mare che per esempio priva di banchina destra e ha corsie ridotte che non consentono il servizio di trasporto pubblico, alla mancanza di comunicazione di variazione della classificazione del lungomare nel Piano Generale del Traffico Urbano.

“E’ inutile ricordare – specifica Labur – che ogni aggiornamento della classificazione funzionale della rete stradale del Piano Generale del Traffico Urbano e del Regolamento, deve essere approvato con specifica deliberazione della Giunta Capitolina su proposta del Dipartimento Mobilità e Trasporti, sentiti i Municipi interessati. Cosa mai avvenuta“.

Nel problema della legittimità della pista ciclabile ci sono a cascata tutti gli altri pesanti disagi che i cittadini e i commercianti del X Municipio stanno pagando da anni, tra le deviazioni delle linee ATAC, la privazione parcheggi, una più complessa accessibilità al mare per i disabili, e le operazioni di carico/scarico merci delle attività commerciali: “Per non parlare poi di quanto il disastro mobilità sul lungomare, ha reso la vita difficile anche ai mezzi delle forze dell’ordine e di pronto soccorso. Sono state danneggiate tutte le categorie. E questo è una fatto che non può più rimanere impunito” – conclude Labur.

Un esposto è dunque partito verso le sedi giudiziarie competenti nei confronti dei funzionari, dei dirigenti e degli organi politico-amministrativi, che hanno ripetutamente commesso atti contro la pubblica amministrazione, e all’epoca addirittura giustificando la realizzazione della pista ciclabile come misura anti-Covid.

La replica di Paolo Ferrara e Giuliana Di Pillo

In una nota delle ultime ore il Rappresentante al Consiglio Nazionale M5s per la circoscrizione Centro Italia e Vice-presidente dell’Assemblea Capitolina, Paolo Ferrara e l’ex Presidente M5S e Consigliere del Municipio X, Giuliana Di Pillo, rigettano le accuse sulla pista ciclabile del lungomare di Ostia:
“Innanzitutto è falso dire che la carreggiata per gli autoveicoli è ristretta dalla pista ciclabile – dichiarano – infatti quest’ultima occupa lo spazio che si sarebbe potuto riservare ai parcheggi. In secondo luogo, la pista realizza il desiderio dei tanti bikers residenti e turisti di Ostia che preferiscono pedalare piuttosto che guidare un’auto. Non è forse la realizzazione pratica dell’idea di mobilità sostenibile, tanto cara ai nostri governanti? Non è forse la realizzazione pratica di una città a misura d’uomo? A distanza di 2 anni dalla sua esecuzione anche chi era inizialmente scettico ora ci fa i complimenti: è indubitabile che la ciclabile piace ed è utilizzata moltissimo. Sopra ogni altra considerazione, è falso affermare che, a fronte di tanti benefici e vantaggi, la pista sia costata 3 milioni di euro. La cifra sborsata è infatti nettamente inferiore, 970mila euro” – concludono.