Eur, lavoratori in nero nei locali che girano intorno a piazza dell’obelisco: attività rischia la sospensione

Controlli da parte dei militari e dell'ASL nella movida dell'EUR: tra i locali che fanno le ore piccole dilaga il lavoro nero senza tutele 

Foto controlli dei carabinieri della Compagnia EUR

La Roma che sta sveglia fino alle 5,00 del mattino, ed è “costretta” a tornarsene a casa quando le serrande dei locali notturni si abbassano, gravita anche nella zona dell’EUR, dove diversi sono i locali che tengono su di giri la clientela fino al limite dell’orario consentito, nel cuore della movida, che gira da sempre intorno alla Piazza dell’obelisco. Qui la scorsa notte sono scattati i controlli dei Carabinieri e della Asl, in un’attività che rischia la chiusura. 

Controlli da parte dei militari e dell’ASL nella movida dell’EUR: tra i locali che fanno le ore piccole dilaga il lavoro nero senza tutele

E’ stato un weekend di controlli quello appena trascorso in una Capitale in parte svuotata di romani, fuori per il ponte del 25 aprile, ma con frotte di turisti che oltre ai soliti circuiti dei locali notturni del centro, hanno affollato il quartiere EUR.

Qui, nel cuore pulsante della movida nel quadrante sud di Roma, si sono concentrati i controlli dei Carabinieri della Compagnia Roma Eur mirati al contrasto degli stupefacenti, delle irregolarità sul fronte delle condizioni di igiene e dello sfruttamento dei lavoratori impiegati in nero.

Tra i locali della movida del quartiere, ad essere rivoltati in lungo e in largo dai militari dell’Eur, con il supporto degli uomini e delle donne del Gruppo Tutela Lavoro di Roma e personale dell’ASL di Roma, sono stati alcuni noti ristoranti, Lounge bar e discoteche che affacciano su Piazza Guglielmo Marconi.

Fitti controlli anche amministrativi che hanno fatto spuntare in un noto locale aperto fino a tardi, la presenza di numerosi lavoratori impiegati in nero, in una condizione di sfruttamento non solo retributivo, ma anche legato alla sicurezza in un’attività, senza sosta e senza orari.

Al titolare che non ha saputo dimostrare nemmeno un iter di regolarizzazione in corso è stata elevata una multa salato di quasi 10mila euro e la notifica della prescrizione che lo invita a regolarizzare in pochi giorni la situazione di lavoro sommerso e la posizione dei dipendenti. Diversamente il prossimo controllo sarà per eseguire la sospensione dell’attività.