Roma-Lido Metromare e Roma Nord-Viterbo tra le peggiori ferrovie d’Italia: il report Pendolaria

Roma-Lido (oggi Metromare) e Roma Nord-Viterbo rispettivamente al secondo e terzo posto tra le peggiori ferrovie d’Italia nel report Pendolaria di Legambiente

Metromare - Immagine di repertorio Canaledieci.it
Metromare - Immagine di repertorio

Nella classifica delle 10 linee peggiori d’Italia, si piazzano nelle prime posizioni la Roma-Lido Metromare e Roma Nord-Viterbo. Davanti a loro solo le ex linee Circumvesuviane mentre sono seguite dalla Catania-Caltagirone-Gela, poi Milano-Mortara, Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia, Genova-Acqui-Asti, Novara-Biella-Santhià, Trento-Bassano Del Grappa, Portomaggiore-Bologna, Bari-Bitritto.

Roma-Lido (oggi Metromare) e Roma Nord-Viterbo rispettivamente al secondo e terzo posto tra le peggiori ferrovie d’Italia nel report Pendolaria di Legambiente

È la speciale classifica che ogni anno stila Legambiente con il rapporto ‘Pendolaria 2023‘ sollecitando una ‘cura del ferro’ che diventi «una priorità per il governo Meloni, prevedendo 2 miliardi di euro all’anno fino al 2030, recuperabili dal bilancio dello Stato specialmente all’interno del vasto elenco di sussidi alle fonti fossili».

In realtà la disattenzione sulle esigenze dei pendolari che si muovono ogni giorno con i treni locali non è solo del Governo nazionale bensì anche delle Regioni. «Un punto dolente per il trasporto ferroviario è l’inadeguata attenzione da parte delle Regioni. Nel 2021 gli stanziamenti sono stati, in media, pari allo 0,57% dei bilanci regionali, in miglioramento rispetto allo 0,34% registrato nel 2020, ma in diminuzione rispetto allo 0,65% del 2019» sostiene Legambiente.

Quello che una volta era il Premio Caronte, riservato alla peggior ferrovia locale in Italia, quest’anno è stato assegnato alle ex linee Circumvesuviane, 142 km di binari, ripartiti su 6 linee e 96 stazioni.

Nel Lazio, riguardo alle ferrovie gestite ora da Cotral (fino al 30 giugno 2022 erano gestite da Atac) i convogli hanno una media di oltre 33 anni di età, contro i 12 di quelli di Trenitalia, a testimonianza di un rinnovamento importante avvenuto negli ultimi anni da parte di Ferrovie dello Stato. Per entrambe le linee metroferroviarie sono previsti investimenti per trasformarle in vere e proprie metropolitane, per complessivi 481 milioni di euro, finanziati tramite i fondi del Pnrr. Sul fronte del materiale rotabile Regione Lazio e Firema hanno siglato un terzo contratto, nell’ambito dell’Accordo Quadro dal valore di 282 milioni, che prevede la fornitura per un valore di quasi 43 milioni di euro degli ultimi 5 rotabili a sei casse per la linea Roma-Lido.

La Metromare ex Roma-Lido

Questo il dettaglio del report stilato da Legambiente per “Pendolaria 2023”. Va ricordato che per quattro anni di seguito la Roma-Lido (dal 2015 al 2018) ha conquistato il poco ambizioso Premio Caronte attribuito alla peggiore ferrovia d’Italia (leggi qui).

La Roma-Lido, ora ribattezzata Metromare e gestita da Cotral, in totale contraddizione con il PUMS di Roma Capitale che la proiettava verso una riconversione metropolitana come linea E, è una linea di 28,3 km, fondamentale per il pendolarismo di un intero quadrante, quello sud-ovest, perché collega la stazione di Porta San Paolo a Roma (un fondamentale nodo della mobilità urbana con la metro B, la Stazione Fs Ostiense e la rete tranviaria) ed il mare di Ostia. Lungo le 13 fermate di quella che dovrebbe essere una linea strategica per la mobilità dell’area romana, è oltre un decennio che si assiste ad un costante peggioramento per la vita dei pendolari. Un caso emblematico della situazione di questa linea è avvenuto il 22 dicembre scorso, quando sono state almeno 18 su un totale di 38 le corse saltate a causa della rottura di un treno. Per un’ora ne sono rimasti in servizio quattro su tutto il tracciato. E sono stati numerosi i casi in cui ad una già assurda tabella di frequenze, con treni ogni 23 minuti, si sono aggiunti ritardi spesso non comunicati che hanno portato l’attesa a 30 minuti reali. Il 15 dicembre scorso il servizio è stato sospeso dalle 6.40 alle 7.40, in piena ora di punta, a causa di un calo di tensione e un problema alla linea elettrica in due sottostazioni, situazione simile a quella del 23 novembre, a causa di un guasto a inizio servizio – ore 5.40. In estate, il 15 luglio, la circolazione dei treni è andata avanti con lentezza, con attese dai 35 ai 50 minuti, corse soppresse e nuovi orari diversi da quelli riportati sul display. Il Comitato pendolari della Roma-Lido ha elaborato una petizione, firmata da 23mila residenti, per chiedere al Sindaco di far rispettare il cronoprogramma dei lavori e delle opere previste da anni per la Roma-Lido, la verifica degli orari ufficiali delle corse e lo svolgimento senza interruzioni dei cantieri aperti da mesi sulla Roma-Lido per mettere in sicurezza e ammodernare e rifare l’intera rete ferroviaria”.

La Roma-Viterbo

Per la Roma Nord-Viterbo, anche in questo caso passata in estate da Atac a Cotral, la soppressione delle corse è un fenomeno che continua imperterrito. La linea si snoda per 101,9 km, suddivisi in 12,5 km di servizio urbano ed i restanti 89,4 km di servizio extraurbano, con 35 fermate ed un tempo di percorrenza previsto di 22 minuti per la tratta urbana e di 155 minuti per quella extraurbana. Il 29 settembre 2022 circa ottanta corse sono saltate, quasi la metà di quelle previste durante l’intera giornata. Ovvie le lunghe ed estenuanti attese in banchina ed il sovraffollamento sui pochi treni a disposizione, con alcune reazioni violente dei pendolari che hanno visto andare in frantumi le vetrate di alcuni tornelli di Piazzale Flaminio. Solo nei primi 4 mesi del 2022 circa 2.700 corse sono andate soppresse, mentre molto spesso tra Montebello e Viterbo il treno è sostituito da corse autobus. Un altro problema che sta emergendo con sempre più forza riguarda le biglietterie, chiuse in molte stazioni o solo parzialmente a disposizione degli utenti”.

Roma-Lido, la gestione passa al Cotral e sparisce dal sito info Atac