Ostia: questa non è più finzione, non è più Suburra, la celebre serie tv Netflix che recentemente ha effettuato riprese nella cittadina lidense (leggi qui), ma un’episodio di cronaca nera, con l’arresto di un 59enne del posto che è stato ammanettato dai carabinieri della locale stazione per il possesso di una pistola rubata e ben 6263 proiettili di vario calibro.
La pistola risultava rubata anni fa, mentre il numero di munizioni rinvenuto è tra i più alti confiscati nella Capitale nell’ultimo periodo
Zona simile a quella dove Suburra ha scelto di fare dei ciak e dove lo scorso 10 gennaio in un altro nostro articolo (leggi qui) vi avevamo raccontato di un altro blitz alle case popolari e che è stata purtroppo resa celebre quando poche settimane fa anche il prestigioso quotidiano Times aveva parlato purtroppo in toni non certo entusiastici di Ostia proprio ricollegandola a Suburra (leggi qui).
Nella fattispecie nel caso dell’arresto del 59enne romano in questione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno colpito di nuovo duramente la criminalità ostiense, individuando ed arrestandolo per il reato di detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione.
L’arrestato aveva già precedenti a suo carico ed è stato scoperto al termine di indagini da parte dei militari che nello stesso caseggiato dell’intervento dello scorso 10 gennaio, dove erano stati sequestrati preventivamente 90 immobili extra-residenziali dell’Ater, hanno localizzato la pistola revolver calibro 22 a tamburo, già carica di 6 colpi e pronta per l’uso.
Oltre a questo, in casa c’erano oltre mille proiettili e poi, in un box in uso all’arrestato, sono state trovate altre 5200 cartucce, tutte detenute senza averne alcun titolo.
La pistola era stata rubata nel 2017 da una casa di Monterotondo e il malvivente è stato sanzionato per questi reati con il provvedimento degli arresti domiciliari, mentre l’arma sarà inviata al Ris per capire se sia mai stata usata per compiere delitti.
Per quanto riguarda le cartucce se ne sta studiando la provenienza dato che il numero altissimo di proiettili costituisce uno dei più importanti ed elevati rinvenuto nella capitale nell’ultimo periodo.
Come sempre in questi casi precisiamo ai lettori che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.
Di certo questi episodi e la scelta di riconfermare Ostia come epicentro delle riprese di Suburra, per un totale di circa due mesi da inizio gennaio (leggi qui), non giovano alla reputazione del territorio, che da tempo si trova addosso una etichetta scomoda.
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