Fiumicino, nuovi danni alle banchine del Porto Canale: l’erosione crea un cratere

La scarsa manutenzione degli ultimi anni unita ai fenomeni naturali legati al maltempo ha creato nuove problematiche alle banchine del Porto Canale

I blocchi di cemento prima di staccarsi definitivamente da un tratto della banchina sud del Porto Canale di Fiumicino Fonte Pagina Facebook Fdi Fiumicino Cerulli.

Come già segnalato in un altro nostro articolo fin dal 2022 (leggi qui) la situazione di alcune banchine all’interno del porto canale di Fiumicino resta assai pericolosa, con un ulteriore nuovo crollo verificatosi tra venerdì e sabato notte della settimana scorsa, che lascia la situazione bloccata a quei tempi, se non peggio.

La scarsa manutenzione degli ultimi anni unita ai fenomeni naturali legati al maltempo ha creato nuove problematiche alle banchine del Porto Canale

La foto che vedete in questo articolo, difatti, già giorni fa aveva evidenziato che i blocchi di cemento in questione stavano per staccarsi come poi effettivamente è successo (in questo caso fonte profilo facebook Fdi Fiumicino Costa Cerulli).

Nel dettaglio, in questo caso, tre blocchi di marmo posizionati sono poi stati completamente divelti dal bordo interno della banchina sud del porto canale si dalla forza erosiva, nel tratto che si trova a breve distanza dalla passerella pedonale.

Si è venuta a creare una voragine di tre metri di lunghezza e di identica profondità, con le associazioni dei pescatori che evidenziano il pesante stato di degrado della zona, con crolli che periodicamente ne minano la sicurezza nella zona antistante gli ormeggi, dove molte persone giornalmente passeggiano e rischiano la propria incolumità.

Adesso in quel punto è presente solo terriccio, con l’evento che è probabilmente stato generato dalla potente azione erosiva del fiume che scorre al di sotto della banchina.

Un problema, quello della erosione, che nel fine settimana appena trascorso si è rivelato essere forte anche ad Ostia come a Fregene e Focene, con, in questo caso il mare che sta sottraendo sempre più sabbia dalle spiagge, togliendo la decisiva barriera naturale e favorendo danni sempre maggiori (leggi qui) e dove una tromba d’aria, ha causato altri danni a due stabilimenti lidensi (leggi qui).

Adesso dunque urge una volta di più dedicare lavori di manutenzione profondi alle banchine in questione, realizzate molte anni fa e che nel tempo al momento hanno ricevuto solo lavori capaci di “mettere una pezza” in via temporanea, senza risolvere definitivamente il problema di smottamenti simili, dovuti nella stragrande maggioranza a naturali intemperie unite alla manutenzione carente delle strutture.

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