Fiumicino, stato critico banchine del porto canale: gli interventi in attesa della nuova darsena

Fiumicino: crolli, decoro e pulizia delle banchine del porto canale. Professionisti della pesca, AdSp e Autorità marittima, insieme per cercare soluzioni

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Fiumicino: si è svolto stamattina l’incontro tra la Capitaneria di Porto, le associazioni di categoria del settore pesca e l’Ufficio territoriale dell’AdSp del Mar Tirreno centrale, sulle condizioni critiche delle banchine del porto canale per le quali vanno individuate in breve tempo misure di contenimento in attesa della realizzazione della nuova darsena. I dettagli.

Fiumicino: crolli, decoro e pulizia delle banchine del porto canale. Professionisti della pesca, AdSp e Autorità marittima, insieme per cercare soluzioni

C’erano proprio tutti questa mattina, tra le categorie professionali della pesca, l’AdSp e l’Autorità marittima, e i rappresentanti delle cooperative del settore, sia per le unità dedite alla pesca d’altura che quelle della pesca artigianale, della c.d. “piccola pesca”, all’incontro che si è svolto per analizzare lo stato ormai critico delle banchine del porto canale, sulle quali è necessario intervenire prontamente, ma anche sulle criticità che connotano le infrastrutture alternative del canale di Fiumicino.

Per tutti la necessità emersa è stata quella di individuare le possibili misure da attuare, in attesa che la realizzazione della nuova darsena possa superare i vincoli legati alla connotazione fisica del porto. Vincoli per il decoro e la pulizia delle banchine, costituiti essenzialmente dalla carenza di spazi per il ricovero delle attrezzature e la prossimità delle banchine con il tessuto urbano.

L’abbandono incontrollato di attrezzature e rifiuti, non tutti riconducibili agli operatori della pesca, posto che le banchine sono aperte anche alla fruizione di pescatori sportivi e della cittadinanza, è sempre stato un problema molto sentito specialmente dalle categorie produttive, diretti fruitori delle infrastrutture portuali, sensibili a conciliare la destinazione professionale dell’ambito portuale con le più appropriate modalità di fruizione da parte della cittadinanza.

Gli interventi proposti

Nel confronto avvenuto oggi per la ricerca di soluzioni condivise e sinergie tra le categorie professionali, ogni parte coinvolta ha presentato una serie di interventi da mettere in atto in breve tempo:

l’Autorità marittima ha proposto una revisione della disciplina vigente dal 2014, per una più accurata redistribuzione degli accosti, funzionale a destinare stabilmente i tratti di banchina alle cooperative del settore, così da incentivare la cura e la pulizia degli spazi di lavoro per il deposito degli attrezzi.

Le cooperative invece chiederanno l’autorizzazione a poter collocare contenitori per la raccolta temporanea dei rifiuti speciali, nelle more del corretto smaltimento.

Mentre l’AdSP si è reso disponibile in tempi brevi a dare corso agli interventi più urgenti di manutenzione straordinaria dei tratti di ciglio banchina che presentino crolli parziali e parti a vista dell’armatura delle opere in calcestruzzo. Per questo, nei prossimi giorni, ha commissionato l’effettuazione di un’ispezione subacquea della parte sommersa delle banchine per verificare la presenza di asperità che possano danneggiare le unità all’ormeggio.

Per quanto riguarda le categorie professionali della pesca artigianale, i rappresentanti presenti hanno invece richiesto che l’area comunale prossima al “Ponte due giugno” possa essere attrezzata con una presa d’acqua dolce per assicurare la pulizia delle aree di banchina prospicienti le rispettive unità.

L’assemblea cittadina dei Tavoli del Porto

Si svolgerà sabato 5 febbraio a Piazza Grassi l’assemblea cittadina per parlare di portualità Fiumicino. La stessa riunione, organizzata dal comitato Tavoli del Porto, era stata programmata per il mese di dicembre dello scorso anno, ma poi annullata a causa dell’emergenza pandemica.

Gli argomenti della discussione pubblica che inizierà alle ore 10.00 in Piazza Grassi, vedranno intanto al centro proprio la spinosa questione della portualità di Fiumicino, “Per la quale è necessario creare un tavolo di confronto che le Istituzioni continuano a negare alla cittadinanza – spiega la nota”.

A prendere la parola saranno gli esponenti delle numerose associazioni che compongono I Tavoli del Porto, con la possibilità per chiunque di contribuire intervenendo.

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