Ladispoli, reddito di cittadinanza per acquistare Gratta e Vinci: tabaccaio rifiuta

Ladispoli, tabaccaio rifiuta di vendere Gratta e Vinci ai percettori del reddito di cittadinanza: i motivi dell'esercente

reddito di cittadinanza

A Ladispoli i titolari di una tabaccheria si sono rifiutati di vendere gratta e vinci e sigarette ai clienti percettori del reddito di cittadinanza. “Hanno il bonus e si presentano qui per prendere le sigarette e i Gratta e vinci”, hanno dichiarato Giacomo Esposito e Gloria Ibisco a Il Messaggero, specificando come i percettori dell’agevolazione più volte abbiano provato a utilizzare la loro prepagata per soddisfare i vizi del gioco e del fumo anziché acquistare generi di prima necessità.

Ladispoli, tabaccaio rifiuta di vendere Gratta e Vinci ai percettori del reddito di cittadinanza: i motivi dell’esercente

L’ultimo episodio riguarda una donna che pretendeva di giocare i numeri al Lotto.
“Ricordo che ha chiesto anche un pacco di sigarette – racconta il titolare – e che ha ammesso di voler pagare con la carta del reddito sostenendo che il fumo è un vizio che deve essere esaudito così come il gioco. In quel caso ci siamo opposti ovviamente. Per privacy non possiamo sapere se chi si presenta alla cassa abbia il reddito oppure no, né naturalmente possiamo chiedere i documenti, però nei casi più evidenti è giusto che la nostra categoria si opponga. Non siamo contrari al provvedimento, sia chiaro, perché davvero molte famiglie ne hanno bisogno. Però chi è beneficiario di questo sussidio statale dovrebbe utilizzarlo per altro”.

Il reddito di cittadinanza sarà abolito? Le ultime news

La misura statale del reddito di cittadinanza è nel mirino di Fratelli d’Italia e della sua leader Giorgia Meloni che – come annunciato anche in campagna elettorale – comincerà a lavorare per riformarla. La modifica, probabilmente, riguarderà le offerte di lavoro. Oggi, infatti, il sussidio si perde se si rifiutano due lavori. FdI vuole, invece, arrivare alla possibilità di rifiutare una sola volta l’offerta di lavoro prima di perdere il sussidio e non più due. Ovvero, verrebbe abolita la possibilità di poter scegliere la seconda offerta di lavoro se la prima non viene accettata, rafforzando il sistema dei controlli con l’obiettivo di scovare i furbetti del reddito.

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