Cinquantenne sequestrato e incaprettato: orrore e follia all’Infernetto

L'aggressore il padrone di casa che ha minacciato di dare fuoco all'uomo dopo averlo incaprettato

Foto di archivio

Sequestrato con inganno, incaprettato e cosparso di liquido infiammabile. Ore da incubo giovedì primo settembre per un 53enne dell’Infernetto. L’uomo, originario di Alessandria, era stato invitato dal padrone di casa a visionare un terreno nelle vicinanze. Un pretesto malefico.

L’aggressore il padrone di casa che ha minacciato di dare fuoco all’uomo dopo averlo incaprettato

Arrivati sul posto il cinquantenne si è ritrovato legato, prima alle mani e poi ai piedi e al collo, cosparso con uno spray infiammabile e sotto la minaccia: “Te la fai con la mia ex, vedi ora che fine farai”. Un sospetto immotivato di gelosia che ha rischiato di finire nel peggiore dei modi.

L’incubo era cominciato nel primo pomeriggio in via Traetta. L’aggressore, poi arrestato dalla polizia, un romano di 43 anni con piccoli precedenti alla spalle: qualche mese prima aveva affittato l’appartamento al piano terra della sua villa al 53enne originario del nord.

Forse il quarantenne fa uso di droghe, forse ha solo scatti di rabbia, ma una volta che si lascia con la compagna perde la testa e pensa che la rottura vada addebitata al nuovo inquilino che tra l’altro ha moglie e un figlio: “Ti sei messo in mezzo tu, te la fai con la mia ex”.

Pura fantasia, ma tanto basta per fa scattare il folle piano di vendetta. Il 43enne, infatti, dopo aver attirato con un inganno la vittima in una zona di campagna, sempre all’Infernetto, l’ha legata, minacciata e poi ha chiamato l’ex compagna: “Vedi che fine farà questo farabutto. E’ come te. O vieni qua o lo uccido subito“.

Non soddisfatto, però, il quarantenne, per terrorizzare anche la compagna della vittima, in quel momento impegnata al lavoro in un negozio, si allontana dal terreno scelto per la vendetta e le mostra le foto del sequestro.

In quel momento il padrone di casa impazzito è convinto che potrà portare a termine l’esecuzione dell’inquilino al ritorno e temporeggia.

Questa parte del piano fortunatamente non va in porto. L’inquilino sequestrato, infatti, pian piano, nel frattempo era riuscito a slegarsi.

Così quando il padrone di casa in preda al raptus torna da lui  trova più volanti della polizia.

Ora è in carcere con l’accusa di sequestro di persona e minacce aggravate.

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Roma, uomo sequestrato in casa e costretto a bere gasolio