Non solo Ryanair, in sciopero i lavoratori di altre due compagnie

Lo sciopero dei lavoratori delle compagnie aeree EasyJet e Volotea è stato annunciato da Uiltrasporti

Nuovo sciopero in programma il 17 luglio. Domenica prossima i lavoratori delle compagnie aeree di EasyJet e Volotea incroceranno nuovamente le braccia, questa volta per 4 ore. Questa notizia segue della riguardante Ryanair con la protesta annunciata dalla Fit Cgil (leggi qui).

Lo sciopero dei lavoratori delle compagnie aeree EasyJet e Volotea è stato annunciato da Uiltrasporti

“Nonostante la riduzione delle ore di sciopero da 24 a 4 imposta dalla Commissione di Garanzia per gli scioperi, piloti e assistenti di volo di queste compagnie porteranno avanti, nel rispetto delle regole, questa nuova azione di protesta visto il perdurare delle inaccettabili condizioni in cui sono costretti a lavorare”, si legge in una nota di Uiltrasporti.

Nei giorni scorsi abbiamo richiesto al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili l’attivazione di un tavolo di crisi del trasporto aereo che coinvolga le low cost, per gestire in modo urgente le problematiche legate al tema salariale e alle condizioni di lavoro, con l’applicazione dell’articolo 203 del Decreto Rilancio. Ci auguriamo di ricevere al più presto segnali positivi di apertura alle nostre richieste, in caso contrario saremo costretti a portare avanti ancora la nostra azione di protesta per tutto il periodo estivo”.

“In particolare per quanto riguarda EasyJet continua l’azione di lotta per protestare contro la compressione dei diritti dei lavoratori culminata in licenziamenti ingiustificati, contro la mancanza di solidità operativa e il totale degrado delle relazioni industriali, a danno di passeggeri e equipaggi, in una stagione già molto complicata per il trasporto aereo che cerca di riprendersi”.

In Volotea – conclude la Uiltrasporti – la protesta continua contro l’atteggiamento aziendale che lede i diritti dei lavoratori per il mancato adeguamento delle retribuzioni minime secondo l’articolo 203 del decreto concorrenza e per le numerose azioni unilaterali con un ulteriore abbassamento dei salari giustificato da accordi individuali e pseudo-volontari. A questo si aggiunge una totale inadeguatezza dei turni di lavoro molto intensi”.

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