Ostia, la Finanza indaga sulle spiagge libere: scontro M5S-Pd

La Finanza ha prelevato dei faldoni: sospetti sull'affidamento delle spiagge libere. L'inchiesta va avanti, intanto montano le polemiche politiche

Nuovo passo avanti nell’inchiesta sulla gestione delle spiagge libere a Ostia. La guardia di finanza si è presentata negli uffici del X Municipio e ha acquisito la documentazione relativa all’affidamento degli arenili di proprietà del Campidoglio (leggi qui). Tanto è bastato per riaprire la querelle tra Pd e grillini.

La Finanza ha prelevato dei faldoni: sospetti sull’affidamento delle spiagge libere. L’inchiesta va avanti, intanto montano le polemiche politiche

M5s: “Siamo stati i primi a denunciare”

Non abbiamo mai condiviso l’attuale gestione delle spiagge libere da parte dell’Amministrazione che governa il Municipio Roma X, esprimendo la nostra contrarietà in ogni sede”, tagliano corto i consiglieri M5S del Municipio Roma X Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti.

Nel Consiglio municipale dell’11 febbraio 2022, la maggioranza ha portato in discussione la delibera per l’affidamento in gestione dei servizi connessi alla balneazione sulle spiagge libere di Ostia, per la stagione balneare 2022. Abbiamo rappresentato anche in quell’occasione le criticità che sarebbero nate dal punto di vista legale“, ripercorrono i consiglieri municipali grillini.

“Ci siamo appellati addirittura alla ‘questione pregiudiziale e sospensiva’, come previsto dal Regolamento dell’Assemblea Capitolina, chiedendo in via cautelativa la sospensione della delibera. Siamo partiti dalla Commissione di Accesso presso Roma Capitale ai lavori della Commissione Prefettizia, che si sono conclusi con la stesura della nota Relazione ‘Magno’, ma neanche questo è servito”, aggiungono.

Per concludere: “Vista la posizione della coalizione di centrosinistra, non abbiamo voluto partecipare al voto perché non volevamo essere complici di qualcosa che sarebbe finito sotto la lente di ingrandimento della Magistratura, come infatti è stato”.

Ferrara: “Spiagge non protette”

A rincarare la dose Paolo Ferrara, il consigliere capitolino M5S e vicepresidente dell’Assemblea Capitolina: “Prima di noi il Municipio X fu commissariato proprio sul tema delle spiagge. Con l’Amministrazione Raggi – Di Pillo invece avevamo eretto una barricata contro il malaffare, lavorando per arrivare ad un bando di livello europeo per l’affidamento degli arenili. Una gara finalmente trasparente e onesta, dotata di tutte le tutele e presieduta da una commissione di persone affidabili, in grado di fare da scudo contro ogni tipo di infiltrazione illecita. Dopo di noi Ostia rischia di caderci di nuovo”.

Quello di Ferrara un attacco frontale a Falconi: “La Guardia di Finanza si è presentata negli uffici municipali e si è portata via la documentazione sul bando per le spiagge voluto da Falconi. Un atto che non solo non garantisce i livelli dei servizi, ma che cancella anche ogni tipo di progresso che avevamo fatto sulla legalità e sulla trasparenza. La debolezza di questa amministrazione nel proteggere le spiagge è evidente”.

Falconi: “Noi per la legalità, i grillini tacciano”

Esprimo tutto il sostegno e la piena collaborazione, mia e dell’intera amministrazione municipale, ai militari della guardia di finanza che nel pieno esercizio delle proprie competenze hanno richiesto i faldoni relativi al bando di gestione dei lidi”, risponde agli attacchi il Presidente del X Municipio Mario Falconi.

Come ho sempre detto, in qualità di cittadino e di medico, prima ancora che di Presidente di Municipio eletto, ho fatto della legalità e della trasparenza il mio credo – sottolinea
Rivendico con orgoglio l’operato della nostra amministrazione e, in merito alle parole del consigliere capitolino Paolo Ferrara, respingo al mittente con forza e convinzione, ogni sorta di insinuazione”.

Dal tema lidi poi si passa a disquisizioni meno attinenti, frutto del clima politico.

“Non accettiamo – conclude Falconi – lezioni da chi ha dimostrato negli anni scorsi una totale incompetenza amministrativa che ha portato ad invalidare numerosi bandi o renderli di fatto inattuabili. Per il Movimento 5 Stelle il tempo degli slogan acchiappa like è finito, i cittadini hanno toccato con mano la loro scarsa competenza e il giudizio sulla loro amministrazione mi sembra abbia dato luogo ad un verdetto elettorale ben evidente”.

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