Vaiolo delle scimmie, salgono i casi nel Lazio: il nuovo contagio a Sabaudia

Vaiolo delle scimmie, ricoverato all'Ospedale Santa Maria Goretti il primo caso di Monkeypox in provincia di Latina: è un 40enne di Sabaudia

Roma, dopo la notizie del primo contagio italiano di Vaiolo delle scimmie, primo dei tre casi conclamati nella Capitale ricoverati allo Spallanzani, a cui si sono aggiunti i 15 casi messi in isolamento, nel Lazio dalla fine di maggio, la situazione del Monkeypox, non aveva più destato troppe preoccupazioni, fino ad oggi, con la notizia di un nuovo caso di affezione in Provincia di Latina, diffusa dall’Assessore alla Salute Alessio D’Amato nel consueto bollettino Covid regionale.

Vaiolo delle scimmie, ricoverato all’Ospedale Santa Maria Goretti il primo caso di Monkeypox in provincia di Latina: è un 40enne di Sabaudia

Il nuovo caso di Vaiolo delle scimmie è stato ricoverato oggi presso l’Ospedale Goretti di Latina, nel Reparto di Malattie Infettive. Lo ha comunicato nel pomeriggio L’assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D’Amato, in un nota diffusa sui canali ufficiali (leggi qui).

“Il Dipartimento di prevenzione – ha aggiunto D’Amato – ha effettuato le attività necessarie per il tracciamento e la gestione dei contatti e la situazione è sotto stretto controllo. Ad oggi non sono stati rilevati altri casi nella provincia”.

Con questo nuovo contagio, salgono i casi complessivi nella Regione Lazio, allargando la casistica anche al territorio della Provincia, dove fino a questo momento non erano state rilevate affezioni.

Il nuovo caso di Monkeypox, come riportato dal “Quotidiano Nazionale” poche ore fa, sarebbe un uomo di 40 anni di Sabaudia, ballerino ed insegnante di danza a stretto contatto con classi di allievi, che negli ultimi giorni, come consuetudine alla fine dell’anno scolastico, avevano realizzato il loro saggio.

L’uomo sarebbe entrato al santa Maria Goretti lo scorso mercoledì 8 giugno, e qui ha ricevuto le cure necessarie nel reparto di Malattie infettive, diretto dalla professoressa Miriam Lichtner.

Insomma partita dalla metà di maggio, in ambito regionale l’escalation di casi risulta ancora decisamente lenta ed iper controllata. E così come per altri casi proprio nella Asl di Latina è attualmente in corso un attento monitoraggio con tracciamento.

Sintomi, tracciamento e ricovero: l’evoluzione del Monkeypox (Vaiolo delle scimmie)

La malattia, come avevamo più ampiamente spiegato in questo articolo (leggi qui), dovrebbe esaurirsi con sintomi che si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni, non è molto contagiosa tra gli uomini e si trasmette attraverso l’esposizione alle goccioline di saliva ed i contatti stretti con lesioni cutanee infette o con lo scambio di liquidi corporei come nei rapporti sessuali.

Dopo la fin troppo lunga esperienza fatta con il Covid, il metodo utilizzato anche nell’isolamento a seguito di stretti contatti con chi è risultato contagiata da Monkeypox, (Vaiolo delle scimmie) procede come per il Covid.

In tal caso dunque la persona a stretto contatto con il contagiato, indiviaduata col tracing dal contagiato, resta in isolamento per 21 giorni monitorato per il riscontro di eventuale insorgenza di sintomi. In questo tempo al soggetto isolato viene consigliato l’uso della ben conosciuta mascherina.

Se dovessero presentarsi sintomi avverrà l’immediato ricovero, con una degenza di 21 giorni, terminati i quali il soggetto non sarebbe più a rischio.

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