Castelfusano, accampamenti e rifiuti infiammabili nel sopralluogo anti-degrado in pineta

Nella Pineta di Castelfusano segni di fuochi accesi per cucinare e materiale infiammabile. I volontari: "Situazione peggiorata da dicembre che aiuta l'azione di sbandati e piromani"

Ostia: il dolo è certamente il principale responsabile degli incendi che sono immancabilmente tornati a devastare la Pineta di Castelfusano negli scorsi giorni. L’azione dolosa però, è fin troppo aiutata dall’enorme quantità di materiale infiammabile presente, sia in termini di rifiuti, che legata agli accampamenti abusivi, altra piaga della quale non riusciamo a liberarci, per la tutela pubblica e di questo bene verde dal valore inestimabile.

Il sopralluogo effettuato oggi per la seconda volta in pochi mesi, da parte dei volontari della “Foresta che Avanza”, a difesa della Pineta di Castelfusano, ha dato esiti che mostrano una situazione notevolmente peggiorata da dicembre 2021.

Nella Pineta di Castelfusano segni di fuochi accesi per cucinare e materiale infiammabile. I volontari: “Situazione peggiorata da dicembre che aiuta l’azione di sbandati e piromani”

Rifiuti ammucchiati, accampamenti abusivi, pentole e cumuli di cenere, questo lo scenario che si sono trovati davanti oggi i volontari della “Foresta che avanza”, il movimento ecologista identitario a difesa della pineta di Castelfusano, che almeno due volte l’anno si spinge fin nel cuore di questo grande polmone verde, per rilevare la presenza di quanto può minacciarne la sopravvivenza, già messa in crisi in pochi giorni di incendi di inizio estate.

Il sopralluogo effettuato oggi, è stato purtroppo l’ennesima conferma di una presenza antropica abusiva e pericolosa nella pineta, che riesce a farla franca proprio nascondendosi fine nei punti più impenetrabili della boscaglia, messa continuamente a rischio proprio da fuochi e fiamme libere, accesi per cucinare o riscaldarsi.

Castelfusano, accampamenti e rifiuti infiammabili nel sopralluogo anti-degrado in pineta 1

“Lo scorso dicembre – spiegano i volontari – ci eravamo già recati all’interno di quest’area della pineta per denunciare il degrado in cui versa. A distanza di mesi siamo tornati sul posto e abbiamo rilevato che lo scenario si può dire peggiorato. È bastato percorrere alcuni metri all’interno della area verde per imbattersi nei soliti rifiuti e nei soliti accampamenti abusivi. Dunque con la stagione estiva appena arrivata, a maggior ragione riteniamo sia doverosa la riqualifica e la messa in sicurezza delle zone più critiche della nostra pineta”.

La preoccupazione è data dalla presenza di materiali altamente infiammabili, che possono innescare un incendio anche solo con il calore e i raggi del sole, mentre rappresentano di certo una facilitazione nell’intento distruttivo di sbandati e piromani.

Il risultato di questi controlli uniti a quelli delle Forze dell’Ordine, non è quello di porsi delle domande su cosa fare, perchè quanto rilevato continuamente è già una risposta che merita un rafforzamento dell’attività preventiva e di monitoraggio continuo. Forse potremmo rinunciare a qualche spesa inutile per preservare questo bene con maggiori controlli, che nonostante la sbandierata videosorveglianza non sono ancora sufficienti (leggi qui).

“Questa volta – proseguono i volontari – abbiamo svolto simultaneamente anche un’azione informativa di sensibilizzazione coinvolgendo quanti più cittadini possibili, e la risposta come ci aspettavamo è stata molto positiva, segnale che il problema relativo alla messa in sicurezza della pineta è molto sentita da tutta la comunità. Dal momento che riteniamo sia meglio prevenire che curare, – concludono – ci rivolgiamo ancora una volta alle istituzioni locali, al presidente del X Municipio Falconi, al sindaco di Roma Gualtieri, affinché venga messa in sicurezza l’intera zona. Fino ad allora continueremo a farci sentire”.

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