Casal Palocco perde il suo primo farmacista: addio a Angelo D’Alberti

Oggi i funerali del primo farmacista del quartiere: aveva compiuto 100 anni a dicembre scorso

Angelo D'Alberti
Il farmacista Angelo D'Alberti

All’età di 100 anni si è spento il primo farmacista di Casal Palocco, il dottor Angelo D’Alberti. Un uomo mite, legato con passione al suo lavoro, un pioniere del quartiere, è pianto dalla comunità che oggi potrà rendergli l’ultimo saluto.

Oggi i funerali del primo farmacista del quartiere: aveva compiuto 100 anni a dicembre scorso

A dare la dolorosa notizia è stato ieri Enrico D’Alberti, il terzo dei sei figli del farmacista. “E’ con grande dolore che annunciamo la scomparsa di nostro padre, nonché nonno, suocero e zio, Angelo” è il posto pubblicato ieri sul profilo del terzogenito del dottor D’Alberti. I funerali si svolgeranno oggi, mercoledì 27 aprile, alle ore 11,30 presso la chiesa di San Corbiniano, all’Infernetto, quartiere dove il farmacista abitava.

Il 6 dicembre scorso avevamo festeggiato sul nostro giornale (leggi qui) il 100mo compleanno del dottor D’Alberti riunendo sotto la figura di questo eccezionale pioniere tutta la felicità del quartiere di Casal Palocco. Un affetto che si è espresso con centinaia di messaggi di cordoglio alla notizia della scomparsa del centenario farmacista.

Il ricordo di un amico

Su tutti abbiamo scelto il ricordo affettuoso dedicatogli da Vito Sgro. Eccolo. “Appena quattro mesi fa festeggiavamo i cento anni di un personaggio iconico del nostro quartiere, il dr Angelo D’Alberti, il ‘Farmacista’ di Casalpalocco.

E già perchè oltre cinquanta anni fa nel nostro quartiere c’era soltanto la sua farmacia. Qualcuno ancora si ricorderà che all’inizio stava al Centro Vecchio e solo successivamente si spostò alle Terrazze.

Dopo pochi anni sopraggiunse una seconda farmacia, quella dell’isola 46.

Beh Angelo era un gran lavoratore, un uomo mite, gentile, sempre disponibile verso il prossimo.

Mai una parola fuori posto da parte sua, mai sentito che abbia perso le staffe con qualcuno.

Godeva di una grande e meritata considerazione da parte di tutti. I suoi sei figli, come lui garbati, educati, uniti, sono l’espressione di quella cultura ‘per bene’ che un tempo connotava persone e famiglie intere: ‘Quella è una famiglia per bene!’ si diceva.

E in una frase come questa si racchiudeva un mondo intero, rispettoso, antico, sano, fatto di cose semplici, di strette di mano che custodivano ancora valori profondi.

Il 25 aprile, mentre in Italia si celebrava la Liberazione, Angelo si liberava dalle catene dell’età e della malattia. Oggi le sue esequie. Addio caro Angelo, uomo buono e antico. Che la terra ti sia lieve”.

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