Ostia, SOS Gastroenterologia al Grassi: è rimasto solo uno specialista

Dopo l’emorragia di specialisti andati in pensione si avvia la procedura per l’assunzione di tre medici di Gastroenterologia

Gli specializzandi del "Sacro Cuore" a scuola nel reparto di Ginecologia dell'ospedale di Ostia

La Asl Roma 3 corre ai ripari. Dopo la fuga dalle “stalle”, verrebbe da dire per richiamarsi a un antico proverbio. Il servizio di Gastroenterologia dell’ospedale “Grassi è rimasto con un solo specialista in organico e l’amministrazione sanitaria ha lanciato un avviso di mobilità, sperando che tre specialisti possano spostarsi da un’altra Asl verso quella del litorale romano.

Dopo l’emorragia di specialisti andati in pensione si avvia la procedura per l’assunzione di tre medici di Gastroenterologia

Dopo il pensionamento prima di Erminio Capezzuto, poi di Mario La Barbera e infine di Roberto Federici, un solo specialista di gastroenterologia è rimasto nell’organico dell’ospedale Grassi di Ostia. La conseguenza principale sono i tempi biblici per poter effettuare uno degli esami che hanno sempre distinto per qualità il nosocomio del litorale ovvero quelli di colonscopia ed esofagogastroduedoenoscopia.

Ovviamente il compito del servizio è anche quello di occuparsi della prevenzione, della diagnosi e del trattamento medico delle malattie dell’apparato gastrointestinale (esofago, stomaco, intestino tenue, colon, retto), come celiachia, allergie alimentari, colite, diverticoli, ernia iatale, gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo e ulcere. A questo si aggiungono le consulenze che il medico specialista deve assicurare ai diversi reparti e al pronto soccorso.

Mancate previsioni

Chiaramente si tratta di un caso di mancate previsioni da parte dei dirigenti che hanno gestito in passato la sanità pubblica del litorale romano. Con lo svuotamento del servizio senza prevedere l’indispensabile turnover di assunzioni, la Asl si è trovata in grandi difficoltà nel dare risposte di assistenza ai pazienti.

Così, per correre ai ripari quando ormai la frittata sembra fatta, è stato lanciato un avviso di mobilità in entrata per tre gastroenterologi. Si spera che entro il 13 marzo prossimo gli specialisti, già dipendenti a tempo pieno del Servizio Sanitario Nazionale, si dichiarino disponibili a trasferirsi a Ostia da altre zone. Il requisito richiesto è che abbiano “padronanza nelle tecniche di mucosectomia endoscopica, anche di grossi polipi, esperienza nel trattamento delle urgenze endoscopiche emorragiche del tratto digestivo superiore ed inferiore, padronanza nell’utilizzo di Clip, Argon Plasma, Loop emostatici, legatura elastica, recupero di corpi estranei, lesioni da caustici, posizionamento di PEG, esperienza nel trattamento delle angiodisplasie e delle lesioni da terapia radiante nonchè nella gestione ambulatoriale dei pazienti affetti da Morbo di Crhon, retto Colite Ulcerosa, cirrosi”.

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