Assembramenti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni (in alcuni casi aggravate): serate romane sempre più violente.
Controlli antimovida e sospensioni di licenze ai locali
Spiccati nelle ultime settimane numerosi provvedimenti D.a.c.u.r. (Divieto d’accesso alle aree urbane) contro quei giovani che in gruppi, composti anche da minorenni, hanno dato vita a liti e risse nel centro di storico di Roma.
Comportamenti che hanno richiesto azioni di contenimento da parte delle forze dell’ordine.
Undici provvedimenti di Polizia nei confronti di giovani ed esercizi pubblici: 6 i provvedimenti adottati nei confronti di altrettanti giovani che, durante le folli notti della movida romana, si sono resi responsabili di lesioni aggravate, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento a beni dello Stato.
Per l’inosservanza del cosiddetto “daspo urbano”, è prevista la sanzione penale della reclusione da 6 mesi a due anni e della multa da 8 mila a 20 mila euro.
Sempre nell’ambito delle operazioni per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica sono stati adottati 5 provvedimenti di sospensione di licenza nei confronti di locali commerciali, sia nella capitale, che sul litorale, per aver somministrato alcolici ai minori, spaccio di sostanze stupefacenti e inosservanza dei protocolli Covid.
La durata delle chiusure va dai 10 ai 30 giorni, nei casi più gravi, dove è stato accertato, ad esempio, nel quartiere San Lorenzo e in viale Ionio, che i locali erano utilizzati come base di spaccio di sostanze stupefacenti.
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