Eur, 16 auto elettriche fatte in casa come saggio di fine anno del “Massimo”

Le abbiamo viste sfrecciare sul circuito dell’E-Prix di aprile scorso: lunedì 24 maggio le auto elettriche costruite dagli studenti del Massimo saranno in rassegna nell’istituto

auto elettriche Istituto Massimo

Il “saggio” di fine anno scolastico all’Istituto Massimo dell’Eur ruota anche intorno a una realizzazione al passo con i tempi: gli studenti hanno realizzato ben 16 auto elettriche con pezzi di recupero anche del mobilio di casa.

Le abbiamo viste sfrecciare sul circuito dell’E-Prix di aprile scorso: lunedì 24 maggio le auto elettriche costruite dagli studenti del Massimo saranno in rassegna nell’istituto

Saranno “ambasciatori” della transizione ecologica gli studenti dell’Istituto Massimo di Roma, retto dai Gesuiti, che hanno interpretato compiutamente l’indicazione dell’enciclica Laudato sì’ di Papa Francesco. I giovanissimi, tutti alunni di Terza media, di Prima e di Seconda liceo, hanno costruito 16 auto elettriche con materiali riciclati durante il lockdown. C’è chi, ad esempio, ha “riconvertito” il tavolo della cucina in pianale del veicolo.

Tutor speciale del progetto, voluto fortemente dagli insegnanti, è Claudio Becchetti, ex studente del Massimo, papà di un alunno, già docente universitario di Ingegneria delle Telecomunicazioni e oggi ai vertici della società tecnologica “Leonardo”. «Lezione dopo lezione, felici di uscire dalla gabbia della Didattica a distanza, i ragazzi hanno costruito una soluzione totalmente ecologica di mobilità elettrica innovativa», si legge in una nota riguardo all’iniziativa di making ovvero di autocostruzione.

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Gli studenti dell’Istituto Massimo dell’Eur si sono applicati con passione al progetto del making di auto elettriche

L’esperienza del making è il frutto dei corsi, ogni anno diversi, ideati, organizzati e gestiti da genitori volontari grazie al supporto dell’Istituto Massimo, secondo un modello basato sul Paradigma Pedagogico Ignaziano. L’idea base del making è l’esperienza diretta, il costruire in prima persona, «come stimolo per i ragazzi a porre e porsi domande, a voler scoprire ed apprendere, ad imparare attraverso il fare». E, in questo periodo pandemico, ad uscire in sicurezza dalla gabbia del «divano» di casa. I corsi mirano non solo ad arricchire le competenze tecniche (STEM Scienza Tecnologia Ingegneria Matematica) ma anche ad essere un veicolo ideale per realizzare una formazione integrale.

Con Making Electric Vehicles le ragazze e ragazzi hanno soprattutto capito, costruendo, che la mobilità elettrica è più semplice, più pulita di quella tradizionale e, soprattutto, alla portata di tutti. «Hanno ben compreso cosa significa assenza di emissioni e di inquinamento acustico e ne saranno ambasciatori verso le loro famiglie e verso altri ragazzi/e, non semplicemente a parole ma mostrando i veicoli che loro stessi hanno realizzato», spiegano dall’Istituto Massimo. Il messaggio della sostenibilità viene testimoniato mostrando il frutto della propria esperienza.

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I comandi rudimentali delle auto elettriche realizzate dagli studenti

Già nell’ultima edizione dell’E-Prix disputatosi all’Eur (leggi qui), prima delle prove dei bolidi di Formula E, i ragazzi del Massimo hanno avuto modo di presentare al pubblico, e alla sindaca Virginia Raggi, il frutto del loro lavoro.

Il 24 Maggio del 2020, in occasione del quinto anniversario della pubblicazione della Laudato sì’, Papa Francesco ha indetto un anno speciale per la «conversione ecologica», un «movimento dal basso» per «cooperare per la cura del Creato ciascuno secondo la propria cultura, esperienza, coinvolgimento e talenti». E proprio martedì 24 maggio si concluderà questa iniziativa con il «Gran Premio dell’Istituto Massimo» che vedrà competere in sicurezza oltre 40 ragazzi con le loro auto elettriche ecologiche in un circuito all’interno dell’istituto, in via Massimiliano Massimo, all’Eur.

redazione@canaledieci.it

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