Pd, Monica Cirinnà si ritira dalle Primarie per la corsa a Sindaco di Roma (VIDEO)

Il Pd ritira dalle Primarie l'unica candidata donna, Monica Cirinnà. In lizza restano quattro aspiranti sindaci dem

Monica Cirinnà, da sempre impegnata per i diritti civili, non prenderà parte alla corsa interna al Pd per la candidatura a sindaco di Roma.

Il Pd ritira dalle Primarie l’unica candidata donna, Monica Cirinnà. In lizza restano quattro aspiranti sindaci dem

Lo segnala in un post su Facebook Tobia Zevi, candidato alle primarie del centrosinistra per le elezioni di Roma 2021. «Martedì sera il Partito democratico ha scelto di ritirare la candidatura di Monica Cirinnà alle primarie del 20 giugno per individuare il candidato sindaco-a del centrosinistra».  Monica Cirinnà, 58 anni, senatrice Pd, moglie del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, da sempre impegnata nella tutela degli animali, Ha acquisito popolarità sul piano politico e sociale grazie alla sua lotta per l’approvazione della legge 76/2016, appunto nota come “legge Cirinnà”, che ha istituito le Unioni civili in Italia sia per le coppie omosessuali sia per quelle eterosessuali.

Il 20 giugno il popolo dem dovrà scegliere il candidato sindaco di Roma tra Roberto Gualtieri (ex ministro dell’Economia), Giovanni Caudo, attuale presidente del III Municipio, Tobia Zevi e Paolo Ciani.

La reazione di Monica Cirinnà

La senatrice Monica Cirinnà ha accettato le decisioni arrivate dal Pd romano e le ha commentate così: “Ringrazio le compagne e i compagni di Liberare Roma e Amedeo Ciaccheri, che convintamente da mesi hanno lavorato per costruire insieme a me un programma partecipato per vincere e tornare a governare Roma. Nonostante il mio ritiro dalle primarie resto comunque in campo per sostenere tutte quelle forze che a Roma portano avanti le istanze femministe, ecologiste e attente ai diritti e all’uguaglianza“.

Il parere di Tobia Zevi

«Egoisticamente potrei gioirne, dal momento che Monica sarebbe stata un’avversaria assai tosta – aggiunge Zevi -. Ma invece penso che questa sia una brutta notizia, e lo dico pubblicamente pur senza aver alcun titolo per sindacare le scelte fatte dal Pd (lo dico in premessa). Credo che sia una brutta notizia per due motivi: il primo è perchè una candidata donna è essenziale in questa competizione, e non è accettabile che al momento siamo in quattro uomini; il secondo è perchè Monica rappresenta delle battaglie e dei valori che devono essere fondanti per il centrosinistra a Roma. Personalmente, quello che posso fare in questa fase è impegnarmi per raccogliere il suo testimone su almeno tre questioni che reputo essenziali», sottolinea Zevi indicando i tre punti: «La battaglia per una città più aperta, inclusiva e tollerante; la battaglia per i diritti degli animali; la battaglia per il rilancio del litorale romano, Ostia ma non solo».

Riguardo alla battaglia per i diritti degli animali, Zevi evidenzia che «nei giorni scorsi il Comune di Roma ha approvato un Regolamento cittadino che prevede l’eutanasia per i cani nei canili, ultimo atto di una politica miope e sorda di fronte alle esigenze dei milioni di creature che vivono con noi in questa città. Si potrebbe dire – con una punta di ironia – che la sindaca attuale preferisce i diritti dei cinghiali, o dei gabbiani, a quelli dei moltissimi animali domestici che purtroppo vengono maltrattati o abbandonati. Senza parlare dei servizi che anche in questo settore non funzionano“.

Relativamente alla battaglia per il rilancio del litorale romano, Tobia Zevi rimarca la sua visione programmatica: “sono fermamente convinto che sia un asset fondamentale per la ripartenza economica, sociale e culturale della città, e dedico a quella parte di territorio moltissime energie da tanti anni. Soltanto a Roma si poteva consentire che nel corso dei decenni ci dimenticassimo della straordinaria opportunità costituita da una direttrice che comprende: aeroporto di Fiumicino, pineta di Castelfusano, Ostia Antica, 40 chilometri di costa. Come insegnano altre città europee (Amburgo e Barcellona, per esempio) la rigenerazione urbana può e deve ripartire dal mare». «Un grande abbraccio alla mia amica Monica, e un appello alle donne di questa città per unirsi a noi in questo fondamentale passaggio democratico che sono le primarie».

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