Treni soppressi, ritardi e vagoni affollatissimi: I disagi vissuti dai pendolari della ferrovia Roma-Lido aumentano di giorno in giorno. Abbiamo cercato di capire le cause reali del continuo declino del servizio.
L’assessore regionale ai Trasporti, Mauro Alessandri, chiarisce le responsabilità alla base del taglio delle corse
L’inferno quotidiano vissuto dagli utenti della ferrovia Roma-Lido non ha fine, tra treni soppressi e ritardi continui. Ma a chi spetta, concretamente, la gestione?
La ferrovia Roma-Lido è sempre più in crisi. Ai disagi quotidiani a cui – loro malgrado – gli utenti avevano quasi fatto l’abitudine, dal primo luglio si è aggiunto un drastico taglio delle corse. Le attese alle banchine si sono improvvisamente raddoppiate, ma non solo: troppo spesso i pendolari sono costretti a leggere sui cartelloni la sconfortante scritta “treno soppresso”.
Ma qual è il vero motivo per cui le corse sono state tagliate? I convogli che oggi Atac ha sottratto alla circolazione sono in manutenzione, oppure sono soltanto fermi nei depositi? E di chi è, in realtà, la gestione? Lo abbiamo chiesto direttamente all’assessore regionale ai trasporti, Mauro Alessandri.
“La gestione delle ex concesse e quindi anche della Roma-Lido – spiega l’assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti, Mauro Alessandri – è dell’azienda Atac. E’ stata rinnovata la gestione dell’azienda per ulteriori altri sei mesi fino al 31 dicembre del 2021. C’è quindi una piena gestione di Atac e poi ci sarà il subentro delle nostre aziende Cotral (per quanto riguarda l’esercizio) e Astral (per l’infrastruttura) dal 1 gennaio 2022.
La manutenzione sui mezzi che spetta ad Atac come da contratto di servizio, è stata più volte sollecitata ma non è mai avvenuta. Quindi l’agenzia nazionale è stata costretta a determinare il blocco di quei treni. Dal primo luglio c’è stato un ulteriore fermo di quattro treni al quale non è corrisposto nessun servizio sostitutivo.
Abbiamo più volte sollecitato come Ente proprietario della linea a che punto fosse la manutenzione dei convogli. La risposta non è arrivata da Atac, ma dall’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria. Questo sta configurando un grande decremento del servizio e gravi problemi per i pendolari, che è la cosa che ci dispiace e ci angoscia di più. Ma gli utenti devono sapere però che noi siamo a lavoro affinchè i problemi siano risolti“. – conclude Alessandri.
In questi anni, dal 2013 a oggi, per le ferrovie ex concesse la Regione ha versato alla municipalizzata capitolina dei trasporti 85 milioni di euro all’anno: fondi destinati proprio alla manutenzione dei treni, oltre che al pagamento del personale.
Servizio di Siria Guerrieri
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