Da eroi a lavoratori dimenticati dai piani vaccinali. Stiamo parlando dei dipendenti dei supermercati. Durante il lockdown venivano chiamati ‘angeli’ e invece ora nemmeno ci si preoccupa di vaccinarli.
Da eroi a lavoratori dimenticati dal piano vaccinale. Sono i dipendenti dei supermercati.
Un anno fa i lavoratori dei supermercati, insieme a medici e infermieri, venivano definiti eroi. In questo momento non sono stati nemmeno inseriti nella lista delle categorie fragili e quindi quelle che possono accedere alle vaccinazioni.
«Ci sono tantissime categorie di lavoratori che sono quotidianamente esposte al rischio di infettarsi – commenta Marco Possanzini, segretario di Sinistra Italiana del Decimo Municipio – eppure sono stati dimenticati. Non sono stati inseriti in maniera prioritaria nella campagna vaccinale.»
I lavoratori dei supermercati sono tra quelli che fatichiamo di più a far parlare. Molti hanno paura di ritorsioni sul lavoro. Decidiamo così di intervenistarne uno, ma d’accordo con lui camuffiamo la voce.
« Quando c’è stato il lockdown avevamo una tremenda angoscia, eravamo sicuri che ci avrebbero vaccinato perché secondo noi siamo una delle categorie più a rischio – racconta – molti di noi hanno famiglia, siamo molto angosciati.»
Difficile capire con quale criterio chi ha lavorato durante il lockdown sia stato escluso dalle prime vaccinazioni. Fa male pensare che alle parole, in Italia, non seguano i fatti e che ci siano ancora lavoratori che debbano aver paura di denunciare e difendersi.
Alla denuncia di Possanzini si aggiunge anche quella di Federica Poggio, Responsabile per il Commercio della ‘Lega Salvini Premier-Lazio‘ Provincia di Roma zona nord. “Ci sono centinaia, se non migliaia, di dipendenti dei supermercati o degli esercizi essenziali del Lazio che da marzo 2020 lavorano incessantemente fornendo un supporto fondamentale per tutti noi – osserva Poggio – Come infermieri e dottori sono in prima linea da ormai oltre un anno ma nella campagna di vaccinazione la loro professione non è ritenuta, erroneamente, né a rischio né essenziale. Ecco perché come Responsabile per il Commercio della ‘Lega Salvini Premier-Lazio’ Provincia di Roma, zona nord, chiedo ufficialmente alla Regione di prevedere immediatamente la possibilità di ovviare a questo errore madornale e prevedere una corsia preferenziale per tutti loro. Si tratta di una categoria ogni giorno a contatto con tantissime persone alcune delle quali, come hanno più volte denunciato anche pubblicamente, purtroppo, rispettano molto superficialmente le disposizioni previste: distanziamento, mascherina, l’igienizzazione delle mani. Porterò questa mia proposta ai miei colleghi sia del dipartimento commercio, sia di Regione Lazio, Senato e Camera per dare una giusta risposta a chi non si è mai tirato indietro dando un contributo importantissimo al nostro Paese“.
Il servizio è di Mara Azzarelli.
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