Roma, lavori nelle caserme: misure cautelari per 12 militari dell’Aeronautica

Appalti pilotati e corruzioni dietro i lavori nelle caserme: eseguiti dall'alba 14 arresti anche di militari

I carabinieri intervenuti

Appalti manipolati per i lavori in caserma in cambio anche di soldi e favori, scatta la misura cautelare per 12 militari dell’Aeronautica. Altrettante misure per civili. L’indagine che vede sotto inchiesta 39 persone di cui 14 arrestate nella mattinata di oggi ipotizza falsi e corruzioni.

Appalti pilotati e corruzioni dietro i lavori nelle caserme: eseguiti dall’alba 14 arresti anche di militari

A finire nel mirino della procura di Velletri, titolare dell’inchiesta, 49 appalti per un volume di affari di tre milioni di euro.

A dare esecuzione dall’alba di oggi, 18 aprile, a ordinanze per 14 arresti, 10 di applicazione dell’obbligo di dimora e la notifica della conclusione delle indagini preliminari per 15 indagati il Comando Compagnia Carabinieri del Nucleo Polizia Militare di Roma Ciampino che hanno bussato alle porte dei sospettati tra Roma, Napoli, Caserta, Latina, Viterbo, Grosseto, Chieti e Ravenna.

I reati contestati vanno dalla turbata libertà degli incanti alla frode nelle pubbliche forniture fino alla corruzione per l’esercizio della funzione e al falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Secondo la procura di Velletri reati commessi a Roma, Ciampino, Pratica di Mare, Vigna di Valle, Furbara, Montecastrilli, Borgo Piave, Grazzanise e Somma Vesuviana, tra il 2017 e il 2021.

I militari-imprenditori

L’operazione costituisce l’epilogo di una inchiesta partita a carico di due militari all’epoca in servizio al 2° Reparto Genio Aeronautica Militare di Ciampino  al contempo proprietari di una società edile, con quote di capitale pari all’85% e al 15%. Una società con base nella stessa Ciampino e particolarmente attiva nella vendita, permuta, costruzione, affitto e ristrutturazione di immobili.

I due militari con ruoli di responsabilità nella gestione degli appalti per lavori in caserma  avrebbero spesso rivestito i ruoli anche di direttori dei lavori e responsabili di cantiere nei relativi appalti entrando in stretto contatto con gli imprenditori.  Nel controllare i conti è emerso quindi che uno dei due militari aveva avuto anche passaggi di denaro con alcune ditte incaricate dei lavori in caserma.

Nel mirino 49 appalti

Avviata l’indagine i magistrati hanno monitorato 49 appalti per lavori nelle caserme di Lazio e Campania e gli accertamenti hanno fatto emergere altri militari coinvolti in rapporti sospetti con ditte esterne favorite dall’assegnazione diretta dei contratti pubblici.

I due militari-imprenditori edili di Ciampino avrebbero nello specifico ricevuto in cambio prestazioni d’opera e materiali per la loro ditta favoriti anche dal silenzio e la mancanza di vigilanza dei colleghi.

II volume d’affari degli appalti ammonta complessivamente a circa 3 milioni di euro.