Restano gravissime le condizioni del ladro, un cittadino romeno di 24 anni, colpito nel tardo pomeriggio di ieri da un proiettile alla testa esploso da vigilante intervenuto per mettere fine a un rapina in corso in un appartamento del suo condominio, in zona Cassia. Purtroppo l’esito della vicenda si è rivelato fatale.
Il vigilantes che ha colpito il ladro rischia l’accusa di tentato omicidio
Il ladro, che era entrato nell’appartamento con dei complici trattenendo la padrona di casa e cercando di smurare la cassaforte, sarebbe stato colpito mentre era in fuga.
Intanto, è attesa in giornata in procura a Roma una prima informativa dei carabinieri sulla rapina finita male.
Il vigilante rischia l’iscrizione nel registro degli indagati per tentato omicidio. Da ieri sera, subito dopo l’accaduto, i carabinieri hanno ascoltato testimoni, vicini ed effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica della rapina in casa e dei colpi esplosi dal vigilante per stoppare la banda.
Le condizioni del ladro ferito, un ventenne romeno non ancora identificato, sono disperate. I medici del San Filippo Neri non hanno sciolto la prognosi. Troppo gravi le ferite provocate dal colpo che lo ha centrato alla testa.
Proseguono le indagini per identificare i complici.
Cosa è successo
Tutto è accaduto ieri poco dopo le 19 sulla via Cassia, a Roma. La guardia giurata stava rientrando a casa quando ha sentito dei rumori provenire dall’appartamento vicino, sorprendendo i ladri in azione. Dalle prime informazioni sembra che lo scontro sia terminato nel cortile condominiale, dove è stato trovato il ferito. I suoi complici sono riusciti a fuggire.
I carabinieri hanno ascoltato anche la vittima del furto sfociato in rapina. La donna, una 61enne, è stata sorpresa da sola in casa, trattenuta e costretta, sotto minaccia, a indicare la cassaforte. Il piano è saltato, però, i ladri non sarebbero riusciti a svuotarla proprio grazie all’intervento della guardia giurata che abita nel condominio.
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