Madonna di Trevignano, la veggente Gisella Cardia pronta a sfidare il vescovo

La veggente sarebbe pronta a riaprire le porte sulla collina dei miracoli, a Trevignano

La Madonna di Trevignano
La veggente di Trevignano in uno dei suoi raduni

C’è attesa tra gli adepti della veggente di Trevignano, in vista di domani, 3 aprile, primo giorno di raduno dopo che il  vescovo di Civita Castellana ha firmato la “scomunica”  per Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla) e definitivamente bollato come “non soprannaturali” le apparizioni a bordo lago che si verificherebbero il tre di ogni del mese. La “santona” aprirà le porte di Trevignano o meno?

La veggente sarebbe pronta a riaprire le porte sulla collina dei miracoli, a Trevignano

Un rituale che si trascina da anni ma su cui la Chiesa, in passato, non aveva osato pronunciarsi.

La svolta lo scorso 6 marzo, col decreto del vescovo Marco Salvi, che con una lunga relazione, a conclusione delle indagini di una apposita commissione, ha deciso di portare alla chiusura il luogo di culto ritenuto falso e abusivo allestito sulla collina.

Gisella Cardia, però, potrebbe tornare. A lasciarlo intendere, oltre a voci del suo entourage, la sua stessa risposta alla scomunica: “La Madonna è con me”

Intanto la collina è stata ripulita dall’erba incolta mentre l’amministrazione comunale si prepara a schierare nuovamente i pochi vigili a disposizione dei cittadini, impiegati nell’occasione per gestire il traffico di pullman e pellegrini in arrivo per la messa.

D’altra parte l’utilizzo dei terreni è ancora aperta davanti al Tar, che nell’ultima pronuncia ha dato ragione all’associazione della santona e del marito.

Il Comune e l’Ente parco si sono mossi con un ricorso e contestando la compatibilità urbanistica degli allestimenti piazzati sulla collina, panchine e arredi vari.

Intanto anche la prima copia della statua è stata Madonna è stata sottratta alla veggente.

Il vescovo: “Non recatevi sulla collina”

Il decreto del vescovo è un documento lungo sei pagine in cui si scardinano, punto dopo punto, le convinzioni che Gisella ha rifilato negli anni ai suoi adepti

“Dopo un congruo periodo di attento discernimento – riporta il decreto firmato dal vescovo Marco Salvi – e ascoltate le testimonianze provenienti dal territorio e avvalendosi di una Commissione di esperti formata da un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo e della consulenza esterna di alcuni specialisti, considerata la figura di Maria nella tradizione della Chiesa e nella viva fede de popolo di Dio, la diocesi ha decretato la non soprannaturalità dei fatti in questione (Constat de non supernaturalitate)”. Cardia è ritenuta “inattendibile” e “autoreferenziale”, e le sue testimonianze “lacunose” e “contraddittorie“.

Nel documento, il vescovo Salvi rivolgeva anche un puntuale invito ai fedeli, e pure ai sacerdoti, che hanno continuato a frequentare la cosiddetta “collina prodigiosa”. Astenersi, ha scritto il monsignore: “Avverto i fedeli circa l’obbligo disciplinare e spirituale derivante dal pronunciamento ecclesiale di astenersi dall’organizzare e/o partecipare ad incontri privati e/o pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano“.