Borseggiatori in azione dietro alle siepi. La denuncia: “Attenzione in queste vie del centro”

Seduti a mangiare ai tavolini i clienti si accorgevano del furto della borsa e del portafogli, solo al momento di pagare il conto

Marsupi, borse e zaini appoggiati alle sedie dei tavolini del centro, sparivano tra i rigogliosi rami di viburno e pitosforo, delle classiche siepi decorative usate come divisori tra i ristoranti.

Peccato che quelle eleganti pareti green, cresciute allo scopo di proteggere i confini degli esercizi commerciali e la privacy dei clienti, erano diventate anche degli ottimi nascondigli per i borseggiatori. La denuncia e l’arresto.

Seduti a mangiare ai tavolini i clienti si accorgevano del furto della borsa e del portafogli, solo al momento di pagare il conto

Seduti a mangiare ai tavolini dei bar e dei ristoranti delle più gettonate via del centro storico della Capitale, si accorgevano del furto della borsa e del portafogli, solo al momento di pagare il conto.

Era una mano lesta infatti, che nel tempo di un panino o di un piatto di pasta, riusciva a fare incetta di borselli e zainetti, mietendo vittime prevalentemente tra i turisti in visita nella Capitale.

Sono stati i Carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia, dopo le denunce e svariati allarmi social sulla tecnica dei ladri provetti, ad attivare i controlli sulle zone calde dei furti, tra via del Boschetto e via del Tritone.

E’ stato così che i militari hanno sorpreso tre borseggiatori mentre asportavano, attraverso una siepe, un marsupio, contenente portafogli e effetti personali, ad un turista inglese che era seduto all’esterno di un ristorante in via del Boschetto.

Colti in flagranza sono stati arrestati, rilavando peraltro che uno di loro era un habitué del borseggio, perché sorpreso solo pochi giorni prima mentre asportava la borsa con carte di credito, un I-Phone e documenti personali ad una ignara turista tedesca, seduta ai tavolini esterni di una trattoria in largo del Tritone. 

I tre cittadini sudamericani finiti in manette, e cioè un uomo e una donna di origini cubane, entrambi 54enni, e un 39enne peruviano, ora dovranno rispondere dei gravi indizi del reato di furto aggravato.

Per la 54enne e il 39enne è stato disposto il divieto di ritorno nel Comune di Roma mentre per il 54enne cubano aggravato dal precedente è stato ristretto in carcere.