Madonna di Trevignano, la veggente scomunicata perde pure la statua contesa

La statua restituita all'ex adepto che l'aveva comprata su ordine di un vescovo

La statua della Madonna di Trevignano

La veggente scomunicata perde pure la Madonna contesa. L’adepto pentito, Luigi Avella, è riuscito a riprendersi la ‘sua’ statua della Vergine simbolo dell’improvvisato santuario mariano di Trevignano: un’opera alta un metro e 80 e costata 4mila euro, che anni fa aveva affidato alla presunta santona Gisella Cardia per posizionarla in modo benedicente nello spiazzo a bordo lago dove ogni prima domenica del mese sostiene di parlare con la Madonna.

La statua restituita all’ex adepto che l’aveva comprata su ordine di un vescovo

A stabilire la restituzione della statua al legittimo proprietario sua eccellenza Gianrico Ruzza il vescovo della diocesi di Porto – Santa Rufina nel territorio del quale la statua della Vergine era stata portata dopo che la scorsa estate alla veggente di Trevignano era stato chiesto di rimuovere ogni abuso edilizio, statua della Madonna compresa.

Ed ora la statua ‘contesa’ recuperata viene custodita in un luogo segreto.

La contesa della statua

La statua era finita al centro di una contesta la scorsa estate. Dopo la rimozione degli abusi edilizi nel terreno di proprietà della presunta santona e di suo marito, la statua, che si trovava in una teca di vetro, era stata portata via e sostituita con un’altra scultura.

L’ex adepto, che nel frattempo aveva denunciato la coppia, sentendosi plagiato, raggirato e alleggerito di 123mila euro, per mesi aveva chiesto di rientrare in possesso della statua.

Si chiude un cerchio – ha dichiarato a Mattino Cinque News il proprietario della statua Luigi Avella – devo ringraziare il vescovo e don Roberto Leoni (che custodiva la statua in parrocchia per volere di Gisella) che si è mostrato subito disponibile“.

Nel frattempo l’improvvisato santuario mariano si sta sgretolando. Le apparizioni della Madonna di Trevignano sono state considerate non vere dalla Commissione istituita dalla diocesi di Civita Castellana, facendo cadere anche l’ultima ombra di santità su Gisella Cardia, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla, la presunta veggente che sostiene di parlare con la Madonna dal 2016 ogni prima domenica del mese, di moltiplicare gnocchi e pizza e di avere le stimmate.