Tentato omicidio alla Magliana, raffica di perquisizioni e un arresto

I carabinieri fermano per armi e droga un uomo: l'arma però non è quella usata nel tentato omicidio alla Magliana

I rilievi per il tentato omicidio alla Magliana

Dieci perquisizioni domiciliari, un arresto, due segnalazioni in Prefettura nonché recupero di droga e armi. A poco più di 48 ore dall’agguato in cui è rimasto vittima l’elettrauto Walter Garofolo, 55 anni, i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci insieme ai colleghi della locale stazione, hanno eseguito dieci perquisizioni domiciliari nei palazzi fra via Pescaglia e zone limitrofe.

I carabinieri fermano per armi e droga un uomo: l’arma però non è quella usata nel tentato omicidio alla Magliana

Un uomo, Massimo P., 43 anni ex camionista, è stato arrestato: aveva in casa cocaina e hashish e una Beretta 92 calibro 9X21 con matricola abrasa. Non è la pistola usata nella gambizzazione di Garofolo.

Gli investigatori  stanno ancora cercando esecutori e movente per la gambizzazione dell’elettrauto dell’elettrauto  che vanta un trascorso al fianco dei due fratelli narcotrafficanti e da ultimo collaboratori di giustizia Fabrizio e Simone Capogna.

La gambizzazione, inquadrata in procura come tentato omicidio, lunedì 25 marzo, in pieno giorno in via Pian Due Torri, nel cuore della Magliana. Un uomo è sceso armato da una Panda e ha esploso tre colpi, uno ha centrato l’elettrauto.

Le indagini

Le indagini, delegate alla Squadra Mobile e coordinate dalla Dda, hanno finora circoscritto l’ambiente della vittima che, comunque, come dato per scontato, non ha fornito nessun elemento utile per far individuare chi ha aperto il fuoco.

Uomini che prima di entrare in azione hanno fatto più giri di ricognizione per accertarsi che l’elettrauto fosse solo davanti al l’attività in cui lavorava saltuariamente.

Il tentato omicidio si è consumato a pochi passi dal luogo in cui il 19 gennaio del 2019 era stato freddato a colpi di pistola il pregiudicato di 34 anni, Andrea Gioacchini, uscito dal carcere pochi giorni prima. Anche in quel caso i colpi esplosi nella prima mattinata davanti all’asilo della figlia della vittima, in via Castiglion Fibocchi, dove l’uomo aveva appena accompagnato la figlia.

Per l’omicidio Gioacchini la svolta è arrivata solo poche settimane fa con tre arresti.

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