Alle porte di Roma, uomo tormenta la ex. Cacciato da casa, non potrà più avvicinarsi a lei

Obbligo di lasciare la casa familiare e divieto d'avvicinamento a tutti i luoghi frequentati dalla ex. Questa la condanna per un marito violento e aggressivo

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Una donna è stata offesa, minacciata e anche aggredita per anni prima di denunciare il suo uomo. Immagine di repertorio.

In un paese dell’hinterland capitolino, un uomo è stato condannato su ordine del giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri, perchè gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia e gli è stato imposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa, la ex moglie, e l’obbligo di allontanarsi dalla casa familiare.

Obbligo di lasciare la casa familiare e divieto d’avvicinamento a tutti i luoghi frequentati dalla ex. Questa la condanna per un marito violento e aggressivo

In particolare, l’uomo indagato per maltrattamenti in famiglia è un residente di Segni di 50 anni, e la vittima, che ha denunciato le gravi molestie subite per anni, ovvero la ex moglie 45enne, con la quale lo stalker condivideva la vita sotto lo stesso tetto.

L’ordinanza d’esecuzione di questo doppio provvedimento a carico del 50enne deriva dalle lunghe indagini che ora lo vedono gravemente sospettato di reiterate aggressioni e vessazioni contro la moglie.

I maltrattamenti sono stati fatti quasi sempre nella casa coniugale, e in particolare la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, l’episodio finale, è stato quello dello scorso 21 marzo, quando la donna ha chiesto l’intervento dei carabinieri a casa loro.

Arrivati nell’abitazione dei due coniugi, a Segni, nonostante la presenza dei militari dell’Arma, l’indagato ha offeso in modo pesante la  moglie e l’ha minacciata.

La ex ha raccontato alle forze dell’ordine presenti sul posto, a quel punto, tutti gli episodi da lei subiti negli anni, fin da quando ha iniziato a vivere con l’uomo nella stessa abitazione, dal 2016.

Legata a lui con matrimonio civile, ogni anno era un crescendo di offese, commenti dispregiativi, parolacce e minacce di morte, fino ad arrivare, recentemente, anche ad aggredirla fisicamente.

Dopo l’aggressione del 21 marzo, dunque, la vittima ha chiamato il 112 e denunciato tutto con precisione, in modo sincero, ricordando episodi anche lontani negli anni.

Al termine della denuncia, i carabinieri hanno calmato la donna e dopo le indagini di rito, l’uomo è stato condannato.

In questo caso va ricordata l’importanza del coraggio di denunciare, anche dopo anni, le molestie subite, cosa che ha permesso, in questo come in molti altri casi simili, di far intervenire nella maniera migliore i carabinieri.

Restando nell’ambito dei maltrattamenti in famiglia, un giovane di Roma, recentemente è stato arrestato per aver devastato la porta di casa, il citofono e spaccato anche lo scooter del padre parcheggiato in strada, non appena i genitori si sono rifiutati di farlo entrare in casa dopo una serata passata “su di giri” con alcuni suoi amici.

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