Il mondo degli insetti svelato in un nuovo museo del Litorale Romano: l’apertura e le visite gratuite

Riapre il Museo degli Insetti del Litorale Romano: l'inaugurazione e il programma di eventi gratuiti tra visite guidate e presentazioni di libri

Foto di insetti - fonte CEA

Un piccolo gioiello dell’Entomologia sta per riaprire le sue porte nel territorio del Litorale Romano. Si tratta del “Museo degli insetti”, che dopo una chiusura durata 20 anni potrà accogliere nuovamente il pubblico nella sede della Riserva del Litorale Romano e Centro Educazione Ambientale in Via del Martin Pescatore 66.

Riapre il Museo degli Insetti del Litorale Romano: l’inaugurazione e il programma di eventi gratuiti tra visite guidate e presentazioni di libri

Il mondo degli insetti, la loro vita e il loro comportamento sociale complesso, che si è sviluppato nel tempo a livelli quasi invidiabili di cooperazione, torna a far parlare di sé, e fortunatamente senza alcun riferimento ad un destino che li vede solo come proteine per sfamare gli esseri umani.

Sta per riaprire nel territorio del X Municipio di Roma Capitale, nella sede che ospita da sempre la Riserva del Litorale Romano e il Centro Educazione Ambientale, il “Museo degli insetti”.

La mostra è finalmente permanente grazie al lavoro dell’Associazione Plinio, e dopo quasi 20 anni si propone al pubblico con un’interessante percorso di lettura, che si sposa al suo contesto territoriale.

Un lavoro prezioso che intende spiegare la complessità del mondo degli insetti e la loro sopravvivenza in otto specifiche ambientazioni e condizioni, ricreate in scala ridotta e corrispondenti ad altrettanti ambienti naturali del Litorale Romano.

Dalle dune, i tipici accumuli di sedimento sabbioso determinati e modellati dall’azione dei venti, alla macchia bassa, quella i cui arbusti non superano i 2 metri e che ritroviamo nei principali ecosistemi mediterranei; fino alla macchia alta e il bosco, con anche le specificità di quello umido.

Ambienti che rientrano nell’ambientazione della Pineta qui pienamente rappresentata da quella di Castelfusano, con il suo perimetro di oltre 140 km, ma anche al di fuori di questo gigantesco habitat, come ad esempio le aree coltivate e l’ambiente urbano.

In questa ampia panoramica, insetti “utili” ma anche alieni e molto pericolosi per la sopravvivenza della macchia mediterranea, verranno illustrati in un piccolo percorso guidato e illustrato grazie a splendide fotografie, che anche in tal senso, nel rispetto della vita stessa di questi esseri, lo rendono unico nel suo genere.

Taglio del nastro del Museo, con un appuntamento veramente speciale da mettere in calendario, sarà il prossimo sabato 6 aprile alle ore 16,00 in via del Martin Pescatore 66.

Per l’occasione ad accompagnare l’evento di riapertura della mostra, ci sarà anche la presentazione di un volume realizzata dalla Dottoressa Beti Piotto, intitolato “Api, sciami e alveari”.

Un tema assolutamente attuale e magnificamente illustrato da Gioia Marcheggiani, e che vale la pena di approfondire per comprendere anche i cambiamenti del comportamento di questi insetti, che da diversi anni a causa dei cambiamenti climatici, hanno più volte saltato il letargo invernale, sciamando e attaccandosi ovunque, in un processo di riproduzione di massa, in periodi inconsueti rispetto al passato.

L’ingresso all’inaugurazione del “Museo degli insetti” sabato 6 aprile, è libero e gratuito. Il programma dell’evento a partire dalle ore 16,00 prevede alle ore 16.40 la visita guidata che illustrerà la storia del museo degli insetti, a cura di Giuliano Fanelli e alle ore ore 17.30 la presentazione del volume “Api, sciami e alveari” con l’autrice Beti Piotto.