Riaperture nell’ospedale di Tivoli dopo il rogo: dialisi e Punto di Primo Intervento

Rogo all'ospedale, riapre all'interno il servizio di emodialisi, fiore all'occhiello dell'ospedale. Trasloca il Punto di Primo Intervento

La nuova struttura che accoglie il Punto di Primo Intervento

Riattivato il servizio di emodialisi e trasferito, dalla palestra Maramotti a un locale più consono, anche se sempre momentaneo, il Punto di Primo Intervento. L’ospedale di Tivoli, al centro del rogo che lo ha devastato la notte dell’Immacolata facendo contare tre pazienti morti, compie i primi passi in direzione della riapertura.

Rogo all’ospedale, riapre all’interno il servizio di emodialisi, fiore all’occhiello dell’ospedale. Trasloca il Punto di Primo Intervento

La Regione Lazio ha rispettato la data del 25 marzo. Ieri mattina il Punto di Primo Intervento è stato trasferito dalla Palestra Maramotti al piazzale interno al Presidio Ospedaliero di Tivoli, con accesso dall’ingresso di via Domenico Giuliani.

Riattivato anche il Servizio di Emodialisi nella propria sede originaria, al piano 1 ala B del Presidio di Tivoli.

Riaperture nell'ospedale di Tivoli dopo il rogo: dialisi e Punto di Primo Intervento 1
Il servizio di emodialisi a Tivoli

La nuova struttura del Punto di Primo Intervento – attiva tutti i giorni 24 ore su 24 – è una soluzione temporanea fino alla piena riattivazione del DEA di I livello, fa sapere l’azienda sanitaria locale Roma 5..

Allestita in un prefabbricato è attualmente attrezzata per la gestione di patologie a basso livello assistenziale di carattere medico e chirurgico (es. piccole ferite, sintomi gastrointestinali, stati di malessere non definiti…), e per la presa in carico e stabilizzazione di condizioni cliniche emergenti a maggiore impatto che comportano un tempestivo trasferimento ad altri Presidi sanitari.

Il livello delle prestazioni offerte all’interno del punto di primo intervento temporaneo e la complessità delle patologie gestibili si incrementerà progressivamente insieme alla riattivazione dei servizi sanitari e delle aree di degenza all’interno del Presidio.

Le prossime aperture

Entro il 22 aprile sono previste altre aperture: il reparto di Nefrologia nella ala A del nosocomio, dove sono state effettuate le verifiche certificate degli impianti, insieme con le attestazioni sulla manutenzione, sulla sicurezza elettrica e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

E poi il Servizio di Immunoematologia Medicina trasfusionale (Simt) nell’ala B, in cui sono state effettuate sia le verifiche degli impianti sia le attestazioni sulla manutenzione che sulla sicurezza elettrica e nei luoghi di lavoro.

Nella stessa data era in realtà anche prevista la riapertura del reparto di Medicina nell’ala B. E l’attivazione del servizio di Radiologia, interessato dal sequestro della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, nell’ala B sul quale è stata presentata la documentazione finalizzata alla riattivazione secondo quanto disposto dal Servizio prevenzione e sicurezza del lavoro (Spresal).

Sempre il 22 è prevista anche la riattivazione del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc), oggetto di sequestro della Procura della Repubblica, nell’ala B.

Il cronoprogramma

Il cronoprogramma continua. La data successiva è poi il 20 maggio, con l’apertura del reparto di Chirurgia generale nella ala B, in cui sono state effettuate le verifiche certificate degli impianti e le attestazioni sulla manutenzione, sulla sicurezza elettrica e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

La scadenza successiva sarà il 24 maggio, data entro cui saranno riaperte diverse aree oggetto di sequestro: il Blocco operatorio (sequestrato in parte) sia della ala A sia dell’ala B. E poi il reparto di Rianimazione, il Punto nascita e il reparto di Emodinamica. Ultima scadenza: il 30 settembre, con l’apertura del pronto soccorso dell’ospedale, anch’esso sottoposto a sequestro, nell’ala A.