Roma, lavoratori Tpl ancora senza stipendio: proclamato lo stato di agitazione

USB Tpl: "L'assessorato ha comunicato di essere in regola con i pagamenti, ma in realtà i lavoratori non vedono un soldo"

Arriva durante una giornata difficile per il trasporto pubblico con lo sciopero nazionale dei comparto ferroviario, la proclamazione dello stato di agitazione dei sindacati dei lavoratori della Roma Tpl e consorziate.

USB Tpl: “L’assessorato ha comunicato di essere in regola con i pagamenti, ma in realtà i lavoratori non vedono un soldo”

Ad oggi 12 febbraio, i lavoratori Tpl ancora non hanno percepito lo stipendio, un problema denunciato da USB Trasporto Pubblico Locale, che da tempo non trova una soluzione.

L’assessorato ha comunicato di essere in regola con i pagamenti, ma di fatto i lavoratori non vedono un soldo” – hanno dichiarato in una nota i sindacati, che hanno proclamato per questo l’apertura dello stato di agitazione, preludio di uno sciopero che stavolta toccherà chi si sposta in città.

Una notizia che oggi preoccupa a ragione, chi si è trovato di fronte a cancellazioni e ritardi di oltre un’ora, per i collegamenti ferroviari regionali, per lo sciopero del comparto ferroviario.

Alla stazione Termini c’è il caos da questo pomeriggio, per disagi che sono andati ben oltre l’orario di stop proclamato che doveva cessare alle 17,00. Un’ora dopo chi sperava nella ripresa della corse in orario si è invece trovato ad attendere a lungo la partenza di diversi treni, con l’annuncio di ritardi di oltre un’ora. Nelle immagini la calca sul treno in direzione Civitavecchia con persone ammassate all’inverosimile.

La nuova minaccia di sciopero toccherà stavolta chi si sposta in città

Da USB Tpl la minaccia riguarda invece le difficoltà di questi lavoratori e delle loro famiglie, senza stipendio e abbandonati dai privati.

Da anni chiediamo di applicare la surroga, come stabilito dal codice degli appalti. L’appalto è stato assegnato a “nuovi gestori”, dividendo in lotti, ma i problemi non cambiano, con il sindaco – dichiarano – che ha fatto la sua passerella davanti ai nuovi bus acquistati dal privato, e che si vedono poco in giro per le periferie, ma che è sparito invece di supportare i lavoratori”.

La consegna dei 40 autobus Tpl ibridi alla fine di gennaio

Era avvenuta lo scorso 19 gennaio la consegna ai cittadini, dei 40 nuovi bus ibridi, che a detta del primo cittadini avrebbero svolto il servizio di trasporto pubblico locale in particolare compensando le gravi carenze nei trasporti di chi vive in periferia.

Mezzi che garantiscono minor consumo di carburante grazie all’ibrido più spaziosi, e filtri con funzione antivirale, a garanzia della salute dei cittadini, del lotto che fa parte del nuovo contratto di servizio di TPL periferico su gomma per chi vive a cavallo del GRA.

Il contratto che prevede un progressivo rinnovo della flotta, nel primo anno vedrà inseriti 148 bus elettrici e 72 ibridi e, a partire dal quinto anno, renderà elettrica l’intera flotta.

Un migliorando nell’erogazione di servizi per i cittadini, con pesanti strascichi su altri fronti secondo i sindacati che hanno avviato lo stato di agitazione, e prevedibilmente una stagione a rischio scioperi, finché non sarà corretto il tiro dell’evoluzione dei trasporti anche dalla parte dei lavoratori.