A Roma aveva seminato il panico il 25enne che è stato arrestato perchè, in preda alla collera e completamente fuori di sé, aveva minacciato ripetutamente le persone di aggredirle con le forbici che brandiva in strada, terrorizzando residenti e commercianti a San Lorenzo.
Il 25enne passeggiava nervosamente, urlando e minacciando di tagliare con delle forbici che aveva in mano, i passanti e i commercianti che gli si paravano davanti
Tutto questo è accaduto ieri pomeriggio, 13 gennaio, in un sabato dove ancora le strade erano strapiene di persone, quando il ragazzo di 25 anni ha iniziato a sbraitare e gridare di tutto a chiunque gli passasse a tiro, indistintamente, con le forbici ben in vista, passeggiando nervosamente in via dei Volsci, arteria centrale del quartiere di Roma est, tra la stazione Termini e la via Tiburtina.
Rapidamente, la polizia è arrivata sul posto, dopo varie chiamate dei cittadini al numero unico per le emergenze 112 e dopo una difficile opera di mediazione e rimediando anche qualche colpo, fortunatamente non con le forbici, tanto che qualcuno tra gli agenti è rimasto leggermente ferito, è riscita a disarmare e arrestare il giovane, che or dovrà rispondere dei reati di minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in un pomeriggio davvero complicato in questo quadrante della Capitale.
Ora si cercherà di capire cosa possa aver scatenato la rabbia del 25enne, se possa essere stato sotto l’effetto di alcol, droga o sostanze psicotrope di qualsiasi tipo, e come sia entrato in possesso delle forbici, anche analizzando le telecamere di videosorveglianza ed il passato dell’aggressore.
Tornando a ricordarvi degli ultimi arresti messi a segno dalla polizia, nei giorni scorsi, nell’ambito di operazioni anti-droga, due pusher italiani di 18 e 24 anni sono stati arrestati per essere stati trovati in possesso di 23 chili di droga, nascosti in un appartamento.
Come sempre ricordiamo che tutti i sospettati, indagati o arrestati, vanno ritenuti al momento come presunti innocenti, dato che ci si trova ancora nella primaria fase delle indagini preliminari e che lo resteranno fino a una definitiva e irrevocabile sentenza di condanna, con le prove eventuali che si formeranno nelle varie fasi del processo.
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