Roma, nuove assunzioni nella Sanità del Lazio: al via il reclutamento di oltre 200 unità

Il nuovo anno si apre all'insegna delle assunzioni nella Sanità del Lazio: le posizioni oggetto del reclutamento al San Camillo, tra medici, infermieri e OSS

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ingresso dell'Ospedale San Camillo -Forlanini - foto d'archivio

Il nuovo anno si apre all’insegna delle assunzioni nella Sanità della Regione Lazio, con l’inserimento di oltre 200 unità di personale tra medici, infermieri, tecnici e amministrativi, che stavolta saranno impiegate a tempo indeterminato nell’Ospedale San Camillo – Forlanini.

Il nuovo anno si apre all’insegna delle assunzioni nella Sanità del Lazio: le posizioni oggetto del reclutamento al San Camillo, tra medici, infermieri e OSS

Parte con il 2024 il reclutamento di 235 operatori sanitari che lavoreranno all’Ospedale San Camillo Forlanini, allo stato attuale carente di oltre trenta unità nell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione, tre medici di Medicina Interna, quattro nell’UOC di Neurologia e Neurofisiopatologia, oltre a 12 radiologi e altrettanti tecnici di Radiologia.

Ad accedere grazie ad uno specifico investimento di 14 milioni anche un piccolo esercito di infermieri, oltre 100 a cui andranno ad unirsi circa 40 OSS, Operatori Socio Sanitari e alcune unità di personale per gli uffici amministrativi.

L’implementazione di personale iniziata nel 2023 con l’autorizzazione di oltre 4mila assunzioni di personale autorizzate nel 2023 dal governo Rocca, di cui ben 313 medici della disciplina di Emergenza e Urgenza.

Dallo scorso il settore sanitario può inoltre contare su tutti i lavoratori precari in attesa del rinnovo contrattuale, procedure che entro il mese di aprile 2024 verranno stabilizzate in tutte le Aziende sanitarie locali, ospedaliere, Policlinici e Istituti in cui erano e sono in corso questi rapporti contrattuali.

Rocca e Urbani a lavoro per la rapida ripresa dell’Ospedale di Tivoli

Rocca e il direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria Andrea Urbani, sono intanto a lavoro su altri provvedimenti per rafforzare il personale sanitario nei Pronto Soccorso e riportare alla piena funzionalità i reparti l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli distrutto nell’incendio avvenuto tra l’8 e il 9 dicembre.

Alla fine dello scorso anno tra i primi interventi messi in atto dalla Regione Lazio, Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, a seguito della tragedia dell’Ospedale di Tivoli, ci fu il rafforzamento dei mezzi dell’Azienda regionale di emergenza sanitaria 118, che per i prossimi due mesi verrà dotata di altre dieci ambulanze e l’attivazione di 178 posti letto per consentire l’efficiente e il tempestivo trasferimento dei pazienti che durante il rogo vennero presi in carico dai pronto soccorso degli ospedali Lazio.

Gia lunedì 8 gennaio, alcune attività ambulatoriali essenziali per i pazienti oncologici del territorio sono state riattivate. A tornare disponibili nell’Ala C è stata l’attività ambulatoriale oncologica, con le diverse specifiche prestazioni per buona parte prenotabili con ReCup.

E anche ieri invece, 11 gennaio, è stata annunciata l’installazione di una Risonanza magnetica nell’ospedale distrutto nel rogo. Il cantiere permetterà l’installazione di un’unità 1.5 Tesla di ultima generazione, in grado di fornire diagnosi che, attualmente, non sono eseguibili, né attuabili in assenza di raggi X. L’utilizzo, quindi, non comporta alcun possibile danno dovuto a un’esposizione alle radiazioni dannosa.