Rogo a Tivoli, vertice in procura. Per ora nessun indagato

Al vertice hanno partecipato tutti gli investigatori. Disposte intanto le autopsie

Organizzato un vertice in procura a Tivoli per il rogo dell'ospedale

Vertice in procura a Tivoli per il rogo dell’ospedale. L’inchiesta coordinata dal procuratore capo Francesco Menditto prosegue spedita. Oggi sono state formalmente disposte le autopsia delle tre vittime. Il fascicolo, però, aperto per omicidio colposo plurimo e incendio colposo, resta senza indagati.

Al vertice hanno partecipato tutti gli investigatori. Disposte intanto le autopsie

Nella tarda mattinata dalla procura di Tivoli è stata spedita una nota alla stampa per fare un punto delle indagini. Canaledieci.it la riporta integralmente.

Oggi, alle 10.30 vi è stata una riunione di coordinamento investigativo, presenti il sostituto procuratore che cura le indagini fin dalla sera di venerdì, i Vigili del Fuoco del comando Provinciale di Roma e del nucleo investigativo dei Vigili del fuoco, personale della Polizia di stato (Commissariato di Tivoli e Squadra mobile di Roma)“, riporta la nota elaborata subito dopo il vertice.

Durante il vertice gli investigatori hanno fatto un punto delle indagini svolte e di quelle da svolgere. “Ho constatato il perfetto coordinamento tra tutti coloro che stanno lavorando sotto la direzione costante del Pm e i risultati fino ad ora raggiunti in pochissimo tempo“, ha tenuto a precisare il procuratore.

Alle ore 12 di oggi, come già annunciato, è stato conferito l’esame autoptico sulle salme delle tre persone decedute. “Le operazioni inizieranno rapidamente e speriamo entro 48 ore di restituire i corpi ai familiari, cui va la nostra solidarietà“.

I risultati dell’autopsia saranno comunicati quanto prima dal medico legale e dal tossicologo nominati, ma per avere certezze sulle cause della morte occorre un tempo non prevedibile in questo momento“.

Come è usuale in indagini come queste, sarà nominato un consulente in tempi brevissimi per alcuni accertamenti e verifiche, unitamente alla polizia giudiziaria delegata.

Le prime audizioni

La polizia giudiziaria delegata sta continuando a svolgere tempestive e continue indagini, intanto, ascoltando persone informate sui fatti e acquisendo documentazione.

Il procedimento resta nei confronti di ignoti omicidio colposo plurimo incendio colposo.

Non vi è alcun elemento per procedere a iscrizioni di diversi reati in quanto non risulta alcuna volontarietà dei fatti. Non vi sono elementi, allo stato per iscrivere persone come indagate per i citati reati“, ha sottolineato Menditto.

E’ appena il caso di ricordare che il PM deve svolgere le doverose indagini prima di potere configurare gli estremi di iscrizioni di persone“, ha aggiunto il procuratore.

Indagini complesse

Le indagini sono articolate e complesse e riguardano ogni segmento di interesse, fin dal momento in cui si è avviato l’incendio (come già detto in conferenza stampa, partito dal piazzale) ad ogni fase successiva, quindi si opera a 360 gradi per non tralasciare nulla e dare risposte certe.

Come già comunicato le indagini hanno accertato il momento di avvio del fuoco, il suo propagarsi e i tempi degli interventi di polizia carabinieri e Vigili del fuoco; nonché la rapidità dei soccorsi, con un’opera di assistenza e trasporto in altri ospedali dei pazienti.

Lutto cittadino

Intanto è di oggi l’annuncio che per le tre vittime i Comuni di Tivoli e Guidonia intendono fissare una giornata di lutto cittadino.

Sul rogo di Tivoli è tornato a parlare anche il governatore del Lazio Francesco Rocca spiegando tempi e investimenti per la riapertura dell’ospedale con relativo pronto soccorso

Intanto da oggi è attivo sia il Punto di Primo Intervento allestito nella palestra Maramotti che fungerà da pronto soccorso per le emergenze, e la tensostruttura riscaldata destinata ai familiari dei pazienti nelle ore di attesa. Da qui poi eventualmente partiranno le ambulanze per trasportare, in caso di necessità, i pazienti appena visitati e soccorsi.

I servizi dei vari reparti del San Giovanni Evangelista, in parte sotto sequestro e in parte non ancora agibile, sono stati spostati negli altri ospedali della Asl: Colleferro Palestrina e Subiaco oltre che nella Casa della Salute di Palombara Sabina. Eccoli nel dettaglio.