Travolto sulla Roma-Fiumicino in attesa dell’aereo di un amico. Gli automobilisti: “Tragedia che si poteva evitare”

Auto in fila sulla corsia di emergenza della Roma-Fiumicino in attesa degli aerei in arrivo. Dal web: "Qualcuno intervenga per mettere fine a questa pratica pericolosa"

Foto d'archivio non collegata ai fatti

All’Aeroporto di Fiumicino è noto da tempo che si può sostare gratuitamente di fronte ai Terminal per almeno 15 minuti con l’automobile. Superato quel tempo si potrà restare a pagamento per un’ora o spostare l’auto in un altro parcheggio Kiss&Go Partenze T1 per altri 45 minuti gratuitamente.

Una serie di soluzioni che a quanto pare gli accompagnatori di chi parte e chi arriva dall’Aeroporto Leonardo Da Vinci, non vogliono comunque percorrere preferendo mettere in pratica la mal abitudine di attendere sulla corsia d’emergenza della Roma-Fiumicino l’arrivo di un aereo. Un uso che ha preso il sopravvento perfino sulla pericolosità di questa pratica, e che lo scorso dicembre è costata la vita di un uomo di 40 anni.

Auto in fila sulla corsia di emergenza della Roma-Fiumicino in attesa degli aerei in arrivo. Dal web: “Qualcuno intervenga per mettere fine a questa pratica pericolosa”

All’Aeroporto di Fiumicino è noto da tempo che non si può sostare gratuitamente di fronte ai Terminal più di 15 minuti con l’automobile. Un tempo monitorato per dare a tutti la possibilità di lasciare qualcuno davanti ai terminal per il tempo di permanenza che consente di salutarsi e ripartire, e che una volta superato fa scattare la multa a meno che non si paghi il ticket sul posto o ci si sposti in un altro parcheggio dov’è possibile sostare gratis per almeno 45 minuti.

Si tratta del “Kiss&Go”, e cioè letteralmente, “bacia e vai” per salutare chi parte o accogliere chi arriva gratuitamente, per un tempo massimo di un quarto d’ora davanti ai terminal, non abbastanza evidentemente per chi per non pagare, rischia invece un incidente o una contravvenzione più salata, decidendo di attendere l’arrivo degli aerei sulla corsia d’emergenza della Roma-Fiumicino.

Il fenomeno è un problema annoso che non ha mai incontrato evidentemente, una sufficiente azione di contrasto da parte delle forze dell’ordine, con pattugliamenti e ondate sistematiche di contravvenzioni alle lunghe file di auto in sosta, impossibili da non notare.

Una soluzione però va trovata, e i primi a chiederla sono i cittadini, soprattutto dopo che tutti i ragionamenti, le ipotesi e i presagi sui rischi di questa pratica assurda dell’attesa, si sono purtroppo avverati il 22 dicembre scorso alle ore 20,00 circa, quando un uomo di 40 anni di nazionalità indiana è stato travolto e ucciso mentre attraversava la Roma-Fiumicino, da un’auto che gli è piombata addosso che proveniva proprio dal Leonardo Da Vinci.

Oggi sui social, al dito puntato sull’incoscienza e la disattenzione al volante, si aggiunge anche la polemica nei confronti di chi non previene, semplicemente facendo rispettare il codice della strada, queste mal abitudini.

E il 2023 alla fine si è concluso proprio con quello che non doveva succedere, un decesso proprio in quel tratto maledetto, dove tutti si ritrovano neanche fosse l’uscita di un locale, commettendo spesso anche altre infrazioni per spostarsi da quel punto di attesa, come fa notare un utente: “Spesso per uscire da quella sosta irregolare, si re-immettono all’improvviso sulla corsia rischiando il tamponamento, nonostante tra l’altro, si ciano delle alternative all’inizio della Roma Fiumicino se non si vuole pagare nemmeno un centesimo per aspettare davanti al terminal”.

Intanto proprio su quest’ultimo caso del 40enne indiano falciato da un’auto proveniente dall’aeroporto Leonardo Da Vinci, sono in corso le indagini per omicidio stradale, con una situazione terribile che due giorni prima di Natale ha scatenato la rabbia di chi percorre sempre quell’Autostrada e sa che quella tragedia si poteva evitare.