Una serata in compagnia dei colleghi finita nel peggiore dei modi. Un cittadino romano di 53 anni dopo essere stato spinto con violenza fuori dell’auto per evitarne la rapina si è aggrappato alla portiera lasciata semi aperta dall’aggressore e, dopo essere stato trascinato per diversi metri, è rimasto a terra esanime .
Sbalzato a terra dopo aver cercato di impedire la rapina della vettura l’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118
E’ accaduto nella zona centrale della capitale nei pressi della stazione Termini intorno alle tre di notte di venerdì scorso 15 dicembre quando il 53enne ha parcheggiato la sua Volkswagen Polo a bordo strada per riposarsi un po’ dopo la cena aziendale. E’ stato in quel momento che uno sconosciuto approfittando del fatto che le portiere non erano bloccate si è introdotto all’interno dell’abitacolo spingendo con violenza il conducente fuori della macchina per poi partire a tutta velocità.
A quel punto la vittima ha cecato disperatamente di reagire e ha afferrato la maniglia dello sportello lato guida rimanendo appeso per un po’ mentre il rapinatore accelerava per garantirsi una via di fuga.
Il 53enne mollata la presa si è abbattuto sull’asfalto in via Cernaia dove gli agenti della polizia di Stato lo hanno rinvenuto sanguinante. L’uomo è stato poi soccorso dai sanitari del 118 e trasferito al policlinico Umberto I dove gli sono stati applicati alcuni punti di sutura per una ferita lacero contusa al capo.
Nel frattempo una pattuglia del Commissariato Viminale e una pattuglia volanti si mettevano sulle tracce del fuggitivo che, solo al termine di un lungo inseguimento, dopo aver costeggiato il lato della stazione Termini è arrivato a tutta velocità nei pressi del sottopasso Turbigo sormontato dai binari dello scalo ferroviario dove si è schiantato violentemente.
Dopo essere stato bloccato l’uomo è stato ammanettato e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per rapina e lesioni personali aggravate in attesa delle decisioni del magistrato.
E’ sempre opportuno ricordare che una persona denunciata, indiziata di reato, indagata ovvero imputata in qualsiasi grado di giudizio di un procedimento penale è considerata innocente sino a quando venga pronunciata una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.
