A Roma si infittisce il mistero di un cadavere di un uomo trovato sotto ad un ponte capitolino che era diventato nel tempo, come scoperto successivamente dagli inquirenti, la sua casa ed i carabinieri stanno approfondendo i rilievi sul caso.
Il 57enne è stato trovato morto sotto a un ponte capitolino e si cerca di capire cosa possa averlo ucciso
Resta comunque da stabilire, anche grazie all’autopsia, che cosa abbia ucciso il cittadino tunisino 57enne in questione, un clochard, che è stato trovato privo di vita nella Capitale, sotto a un ponte, questa mattina, mercoledì 15 novembre in zona quartiere Africano, poco dopo le 11.
Tuttavia appare evidente, anche dalla presenza di evidenti segni di inizio di decomposizione, che il cittadino tunisino senzatetto fosse da almeno un giorno deceduto e si approfondirà in ogni modo possibile se sia stata colpa del freddo, di un malore improvviso e determinato da cosa, oppure se la morte sia arrivata a seguito di violenze.
Anche le telecamere permetteranno nei prossimi giorni di capire il percorso fatto dal senza fissa dimora tunisino che sembrerebbe, in base ai rilievi già svolti dai militari dell’Arma, una figura nota nella zona, che è stato trovato privo di vita in via Tembien, sotto al ponte della tangenziale della Nomentana.
Un passante lo ha trovato avvisando subito i soccorsi e le forze dell’ordine, con carabinieri competenti per zona, quelli della vicina Viale Libia, e il personale medico arrivato in ambulanza, dell’Ares 118.
Al momento si sa soltanto che nel suo alloggio di fortuna, fatto sotto al ponte con materiale di scarto, sono stati scoperti alcuni farmaci che è da capire se possano averlo portato al malore, al momento l’ipotesi maggiormente accreditata oltre a quella del freddo, dato che non sono stati trovati nè messaggi che facciano pensare ad un suicidio nè segni di violenza sul corpo del clochard tunisino.
Analogamente, potrebbe essere un clochard il 40enne anche lui trovato morto nei pressi del centro commerciale “Le Palme” a Tivoli Terme, vicino la via Tiburtina, come raccontatovi in un altro nostro pezzo di lunedì 13 novembre.
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