Sincronette morta sulla Colombo, chiesta l’archiviazione

I familiari della sincronette si sono opposti: vogliono la verità

Via Cristoforo Colombo

Potrebbe chiudersi con un nulla di fatto l‘inchiesta sulla morte di Noemi Carrozza, la sincronette 21enne morta il 15 giugno 2018 in un incidente in motorino sulla Colombo mentre era diretta verso Ostia. La procura si prepara a chiedere la seconda richiesta di archiviazione. Il perno sta sui guard rail mai fissati. Ma che nessuno aveva l’obbligo di fissare.

I familiari della sincronette si sono opposti: vogliono la verità

A stabilirlo un consulente della procura. Le sue conclusioni: è vero che un guard-rail avrebbe attutito l’impatto e la possibilità di sopravvivenza per la giovane sarebbe potuta essere maggiore, ma nessun funzionario del Campidoglio – nel caso specifico dell’ufficio Simu – aveva l’obbligo di ancorarli a bordo strada.

“L’eventuale installazione di una barriera in via Cristoforo Colombo avrebbe avuto una rilevanza sul criterio probabilistico riducendo il potenziale lesivo”, ha scritto testualmente l’ingegner Lucio Pinchera.

Il consulente però, pur ritenendo che le probabilità di sopravvivenza sarebbero cresciute in presenza del guard rail ha avvisato che nessun dirigente del Simu – competente su quel tratto di strada – ha mai avuto l’obbligo di disporne l’installazione.

E tanto è bastato a spingere la procura a chiedere una nuova richiesta di archiviazione non potendosi addebitare responsabilità a terzi.

L’icidente

La sincronette, quella sera, era andata a sbattere contro un albero che costeggia la Cristoforo Colombo dopo aver perso il controllo del suo motorino. Nessun sforamento dei limiti di velocità, eppure lo schianto si è rivelato mortale spezzandole la vita a 21 anni.

L’impossibilità ora di indicare un responsabile della tragedia – ossia di qualcuno che avesse l’obbligo di istituire il guard rail nel tratto – ha convinto il pm Stefano Luciani a chiedere per la seconda volta l’archiviazione del fascicolo.

Per la mancanta manutenzione della strada, invece, si è arrivati alle prime conclusioni dell’inchiesta della morte di Elena Aubry, l’altra giovane motociclista morta sulla Colombo.

L’opposizione

I familiari di Noemi Carrozza, però, ancora una volta si sono opposti alla chiusura dell’indagine chiedendone un approfondimento, anche perché in alcuni tratti i guard rail sulla Colombo ci sono.

Il consulente della procura nella sua relazione ha indicato un’altra soluzione: “l’eliminazione degli alberi”. Una alternativa però impossibile, come ha lui stesso concluso.

L’atleta

Noemi Carrozza avrebbe compiuto 21 anni l’11 settembre ed era tesserata per la società romana All Round.

La giovane sincronette aveva rappresentato l’Italia in molteplici manifestazioni giovanili, finanche ai mondiali junior, ai Giochi europei ed in coppa CoMeN