Roma, caro affitti studenti: la protesta e le tende si spostano a piazza Montecitorio

Gli studenti tornano in azione: il presidio davanti alla Camera dei Deputati per sollecitare finanziamenti adeguati al diritto allo studio per tutti

Tende degli studenti a Piazza Montecitorio - foto FLC CGIL

Dopo aver occupato l’ingresso degli Atenei universitari romani con le tende  simbolo della protesta sul caro affitti agli studenti, una rappresentanza nutrita di giovani si è spostata in queste ore in Piazza Montecitorio.

Il presidio che continua da mesi per chiedere attenzione e risposte sulla carenza di alloggi pubblici, ma anche sulla sostenibilità degli affitti, la tutela del benessere psicologico, i trasporti, le mense e le borse di studio, dunque non si ferma, perché i problemi non sono stati risolti. La nuova azione è stata decisa dopo l’approvazione della Legge di Bilancio avvenuta ieri.

Gli studenti tornano in azione: il presidio davanti alla Camera dei Deputati per sollecitare finanziamenti adeguati al diritto allo studio per tutti

Gli studenti universitari sono tornati in azione oggi con un presidio che è arrivato fin sotto la Camera dei Deputati, con la stessa modalità pacifica adottata in questi mesi, ma che non sarebbe riuscita a sollecitare il Governo e le forze parlamentari a prevedere nella Legge di bilancio, finanziamenti adeguati sul diritto allo studio e l’istruzione pubblica accessibile a tutti.

E’ Camilla Piredda, coordinatrice dell’Unione degli Universitari ad affidare in queste ore il suo sfogo ai social, denunciando un vergognosi silenzio sul tema dell’istruzione durante la prima discussione sulla legge di bilancio: “Ancora una volta è stato scelto di non investire sul diritto allo studio, nonostante le istanze dei giovani studenti medi e universitari”.

Il dito è puntato contro questo Governo, tacciato di disinteresse verso l’istruzione, messa ai margini: “L‘unico investimento annunciato per il 2024 sono i 97 milioni per gli alloggi universitari, una cifra ridicola – ha dichiarato la coordinatrice -, che peraltro non servirà per realizzare posti letto aggiuntivi, ma soltanto per coprire un buco del Pnrr, perché i fondi stanziati non erano sufficienti. Si tratta di soldi che andranno principalmente ai privati, per alloggi che potranno costare anche mille euro al mese

Per il 17 novembre intanto è in programma una mobilitazione in occasione della Giornata dello studente, che potrebbe coinvolgere tutte le città universitarie del paese.

Lo stanziamento di fondi della Regione Lazio

Il 4 ottobre alle richieste di aiuto che si era sollevata dalle piazze degli atenei, una risposta era arrivata dall’Ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza Lazio DiSco, che aveva messo a disposizione 800 alloggi in più rispetto all’offerta di accoglienza abitativa della Regione Lazio per gli studenti universitari fuori sede.

Un numero di alloggi che secondo quanto annunciato per l’anno accademico 2024-2025 sarebbe aumentato di altri 400, garantiti rispetto alle speculazioni economiche per altrettanti studenti.

Un’offerta collegata ad un bando, che per il contributo alloggio aveva previsto un finanziamento complessivo di 7.313.104 euro di rimborsi ed andato a oltre 3mila vincitori esaurendo la graduatoria degli idonei.