Abusivismo edilizio: a Roma demoliti solo due manufatti su dieci

A Roma oltre 2mila abusi edilizi non eseguiti: due i Municipi della vergogna dove le ruspe non si sarebbero mai messe in funzione 

Report abbattimanti nel Lazio: Roma agli ultimi posti - foto d'archivio

Sono dati allarmanti quelli emersi in queste ore sul fronte dell’abusivismo edilizio nel Lazio, che stanno mettendo in luce soprattutto la scarsa e poco solerte capacità di intervento di Roma Capitale, di fronte a questo fenomeno annoso che si presenta sempre più massiccio in tutto il territorio.

Il report di Legambiente che riferisce dello stato dell’arte sul fronte demolizioni in tutto il Lazio, vede infatti la Capitale all’ultimo posto per gli abbattimenti dei mostri ambientali, con tempi biblici anche quando per i manufatti rilevati viene stabilita la demolizione. Solo che poi tra il dire e fare passa una quantità di tempo vergognosa.

A Roma oltre 2mila abusi edilizi non eseguiti: due i Municipi della vergogna dove le ruspe non si sarebbero mai messe in funzione

Da Legambiente arriva in queste ore un’importante report sull’abusivismo edilizio nel Lazio, e risultato di una ricerca annuale e sistematica sul problema, che tra i dati più sconfortanti, fa emergere la Capitale come ultima della classe sul fronte degli interventi risolutivi.

Il report finale dell’indagine intitolata “Abbatti l’abuso”, ha permesso di fare un’istantanea sullo stato dell’arte, che riguarda sia la presenza di manufatti abusivi ma soprattutto l’avanzamento delle demolizioni degli stessi, in una mappa di degrado in cui lo studio dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, ha dettagliando naturalmente sul deleterio impatto di questi mostri di cemento sull’ambiente.

Nel Lazio l’abusivismo edilizio è una ferita profonda che va risanata in primo luogo con abbattimenti, troppo lenti soprattutto a Roma – ha dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Nella nostra Regione ancora bisogna demolire oltre 15mila edifici abusivi secondo le ordinanze già emesse, più di 2.300 nella Capitale”.

Da parte dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente questa relazione è la terza in presentata dall’inizio del monitoraggio, e che  considerando un periodo molto ampio, ha puntato il dito sulle mancate demolizioni degli immobili costruiti abusivamente in tutta Italia, con cinque regioni tra cui il Lazio, che rappresentano ai massimi livelli il problema. 

Nell’arco temporale analizzato dal 2004 al 2023 promosso dall’associazione del cigno verde, il Lazio con oltre 18mila ordinanze di demolizione, brillerebbe solo grazie ad alcune provincie più virtuose, tra cui Rieti con il 41,8% degli abbattimenti, mentre su percentuali piuttosto basse si attestano negativamente Viterbo (25,1%) e Frosinone (22,7%), e al decimo posto Latina (18,9%).

A Roma poi la medaglia di latta sugli abbattimenti di immobili abusivi, con solo il 12,2% che corrisponde al 323 immobili abusivi abbattuti su oltre 2mila ordinanze.

Roma si posiziona all’ultimo posto nell’elenco degli abbattimenti di manufatti abusivi: i Municipi peggiori

Insomma la Città Metropolitana di Roma, che si colloca al 17° posto con una percentuale di appena 14%. Molto al di sotto della media nazionale, invece, gli abbattimenti eseguiti nei sette Municipi di Roma che hanno fornito i dati sull’abusivismo edilizio nei loro territori.

Nonostante questo tra le sette circoscrizioni è possibile ancora una volta estrarre un sotto-elenco di buoni e cattivi, che colloca al primo posto per numero di abbattimenti il IV Municipio con 90 abbattimenti su 425 ordinanze di demolizione; al secondo il XIII Municipio con 167 abbattimenti su 817 ordinanze.

A seguire i Municipi XIV al 14,4%, il IX l 5,9%, l’XI al 1,1%. A totalizzare zero invece i Municipi X e XV Municipio nessun abbattimento, nonostante sussistano le condizioni per eseguirli, e cioè nel primo caso ben 104 ordinanze emesse, e 71 nel secondo.