Concessioni balneari: in Cassazione la Procura chiede accoglimento della proroga chiesta dal Sib

La sentenza definitiva sulle concessioni balneari arriverà entro ottobre, oltre 30mila le imprese italiane interessate 

balneari
Concessioni balneari

La Procura Generale della Cassazione ha chiesto alla Suprema corte di Cassazione di accogliere il ricorso del Sib-Confcommercio, il Sindacato italiano balneari, contro le sentenze dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato. Queste sentenze avevano annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033 imponendo le gare entro il 31 dicembre 2023, con una ulteriore proroga di un anno.

La sentenza definitiva sulle concessioni balneari arriverà entro ottobre, oltre 30mila le imprese italiane interessate

Il Sib ha comunicato questo nuovo capitolo nella vicenda, intricata, delle concessioni balneari attraverso una nota del presidente Antonio Capacchione e ricordando che entro il mese di ottobre si avrà la sentenza definitiva. “Sul fronte giudiziario è una notizia positiva – afferma il presidente Capacchione – rafforzati dalla richiesta della Procura Generale siamo in fiduciosa attesa della sentenza della Suprema corte di Cassazione la cui udienza di discussione è fissata per il prossimo 24 ottobre”.

Dopo quella data, la palla passerà al Governo.

Il ricorso del Sindacato italiano balneari contro la pronuncia del Consiglio di Stato che aveva annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033, e imposto di riassegnarle tramite gare pubbliche, era stato annunciato a dicembre 2021 ed era stato presentato poi a marzo 2022. Il documento è stato redatto da un pool giuridico al quale ha partecipato il presidente del Sib, insieme agli avvocati Stefania Frandi, Maria Alessandra Sandulli e Romano Vaccarella.

Secondo il Sib Palazzo Spada si è espresso su una questione di competenza esclusiva del legislatore o, al più, della Corte costituzionale.

Domani, giovedì 12 ottobre, al Sun 2023 di Rimini si terrà un convegno a cui prenderanno parte Capacchione e diversi politici per parlare di questa problematica, che investe oltre 30mila imprese balneari in Italia.