Sono stati arrestati tutti per detenzione e spaccio di stupefacenti, madre e due figli che in palazzina del quartiere Tor Marancia avevano organizzato tra i due appartamenti sullo stesso pianerottolo, una fruttuosa attività di spaccio di stupefacenti.
Scoperta attività di spaccio in un’insospettabile palazzina grazie a una denuncia anonima sull’app Youpol: droga stoccata in due appartamenti e gestita un’intera famiglia
E’ risultata provvidenziale la segnalazione anonima giunta alla sala operativa della Polizia di Stato in queste ore dall’applicazione Youpol, che ha permesso agli agenti dell’VIII distretto Tor Carbone, di arrestare un’intera famiglia di spacciatori, che operava tra due appartamenti nella zona di Tor Marancia.
Potrebbe essere stato uno strano e continuo movimento di persone dalla abitazioni degli arrestati a indurre il cittadino nella volontà di segnalare ma anche di restare anonimo, proprio come consente l’app ad allertare le forze dell’ordine.
Una fortuna comunque per tutto il quartiere, che è stato liberato dall’ennesimo presidio laboratorio della droga, all’interno di un insospettabili palazzina. Da qui madre e due figli, rispettivamente di 58, 34 e 31 anni gestivano l’attività di spaccio casa e bottega, con difronte il parco pubblico potenziale piazza per mercanteggiare e cedere gli stupefacenti.
Quando sono intervenuti sul posto in borghese i poliziotti hanno approfittando dell’ingresso di una donna che stava entrando nella palazzina per accedere all’appartamento segnalato. Una buona idea anche seguire la donna, risultata la moglie di uno degli spacciatori e che recatasi proprio di fronte all’abitazione non ha potuto evitare il controllo.
Occultati in casa c’erano infatti sei panetti di hashish e cioè quasi un chilo di stupefacente ancora da suddividere pesare e confezionare con tutto l’occorrente tra bilancini e materiale per preparare le singole dosi.
In casa la madre e uno dei figli sono stati raggiunti dopo poco anche dal secondo figlio ignaro della donna, che invece abitava nell’appartamento difronte, risultato l’altro punto di stoccaggio di hashish.
I tre sono stati arrestati e dal Giudice per le indagini preliminari è arrivata in queste ore la convalida dell’operato della Polizia Giudiziaria.
Gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.