Tivoli, il Comune compra gli alloggi del piano di zona “Bagni Albule”: parte l’iter del riscatto per 500 famiglie

Tivoli, il Comune mette la parola fina dopo più di 30 anni al contenzioso con la Cooperativa: alloggi liberi dall'uso civico e riscattabili

Tivoli, il Comune compra gli alloggi del Piano di zona "Bagni Albule" - foto di archivio

Tivoli: è stata la giunta Proietti con una determinazione dirigenziale, ratificata lo scorso lunedì 2 ottobre, a mettere fine con l’acquisizione al patrimonio comunale degli alloggi del Piano di zona numero 2 “Bagni Albule”, al contenzioso con la Cooperativa “Giovanni Conti” durato dopo oltre 30 anni.

Tivoli, il Comune mette la parola fina dopo più di 30 anni al contenzioso con la Cooperativa: alloggi liberi dall’uso civico e riscattabili

Per 500 famiglie del Piano di zona numero 2 “Bagni Albule” sarà ora possibile riscattare la propria casa, libera dalla sussistenza di un uso civico, che esisteva ai tempi dell’assegnazione dei terreni.

Correva l’anno 1979 quando il Comune lì assegnò alla Cooperativa affinché vi si realizzasse un “Piano di edilizia economica e popolare”, salvo poi scoprire che sugli stessi terreni, sussisteva un uso civico e inalienabile, che in sostanza li destinava esclusivamente ad una destinazione agro-silvo-pastorale, secondo la quale l’intera collettività residente poteva esercitati diritti di godimento essenziali come ad esempio il pascolo, o il taglio della legna.

Per questa “svista” il Comune di Tivoli fu prima citato in giudizio dalla FONSPA Bank-Credito Fondiario Industriale, e cioè l’istituto mutuante, che ottenne con la condanna del 2007 un risarcimento di quasi 2 milioni di euro, e poi dalla Cooperativa “Giovanni Conti” in liquidazione, che solo nel 2016 con sentenza della Corte d’Appello di Roma, vide condannato di nuovo il Comune a pagare oltre 2 milioni di euro più interessi.

Con l’acquisizione a patrimonio comunale, l’uso civico è stato trasferito con autorizzazione regionale dagli 11 ettari del Piano di zona “Bagni Albule” ai 30 ettari della Riserva naturale di Monte Catillo.

L’iter per il riscatto degli alloggi, procederà dunque per effetto di una serie di Determinazioni che in primis hanno liberato dal vincolo di uso civico le aree censite al foglio n. 50 di circa 11mila ettari site in località Bagni/Albule; e poi hanno resa esecutiva l’autorizzazione alla permuta con trasferimento di vincoli di uso civico di un’area di demanio civico, con altra area di natura patrimoniale del Comune di Tivoli.

Con l’avvenuta acquisizione al patrimonio immobiliare dell’Ente degli immobili edificati nel piano di zona n. 2 “Bagni Albule” dall’Ex Cooperativa Conti, ora prenderanno il via gli adempimenti previsti dalla normativa presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed all’Agenzia delle Entrate-Territorio.

Per le famiglie dei 500 appartamenti liberati, restano da capire costi e tempi una volta presentata la pratica di riscatto all’ufficio urbanistico del Comune con tempi molto variabili che vanno da alcuni mesi fino addirittura ad un anno.