Fiumicino, la festa patronale e il mistero delle reliquie di Sant’Ippolito

L'iscrizione paleocristiana dedicata a Sant'Ippolito, patrono di Fiumicino

Durante la manifestazione religiosa che, nel pomeriggio di giovedì prossimo 5 ottobre accompagnerà i festeggiamenti di Sant’Ippolito, patrono di Fiumicino, le reliquie di colui che fu martirizzato nel III secolo dopo Cristo saranno portate in processione sino all’antica basilica paleocristiana intitolata alla sua memoria e dove sarà celebrata una messa solenne alla presenza del vescovo di Porto e Santa Rufina, Gianfranco Ruzza.

La vera novità dei festeggiamenti di quest’anno è la possibilità di visitare l’antica necropoli dove avvenne il martirio

La vera novità dei festeggiamenti di quest’anno è tuttavia l’accordo siglato tra l’amministrazione locale e la sopraintendenza ai beni archeologici per consentire, a tutti coloro che prenderanno parte alle celebrazioni in programma per la festa patronale di visitare, grazie a un’apertura eccezionale, il complesso archeologico dove fu, tra l’altro, ritrovato il sarcofago che conteneva le spoglie del santo. Il primo vescovo della diocesi suburbicaria di Porto, vale a dire situata attorno a quella di Roma, a essere assassinato.

Le reliquie che saranno portate in processione il 5 ottobre nascondono un mistero. Sant’Ippolito venne gettato all’interno di un pozzo ancora oggi esistente e posizionato in corrispondenza del campanile romanico dell’antica basilica risalente al IV secolo dopo Cristo. I suoi resti vennero in seguito recuperati e sepolti in un luogo in cui gli archeologi hanno recuperato anche i frammenti del ciborio appartenuto a papa Leone III e cioè di un tabernacolo a forma di tempietto che viene posizionato al centro dell’altare e dove si custodisce l’ostia consacrata.

Riguardo alle spoglie mortali del Santo, grazie all’impiego di moderne tecniche per la datazione dei reperti antichi, è emerso che i frammenti ossei attribuiti a Ippolito sono misti a quelli certamente appartenuti a scheletri di bambini e di individui di sesso femminile. E’molto probabile che il martirio di Sant’Ippolito, scaraventato nel buio di una cavità profonda molti metri, non sia stato l’unico omicidio compiuto in quell’occasione ma che insieme a lui siano stati eliminati anche altri fedeli di età diverse.

L’accesso alla necropoli e agli edifici del complesso situato attorno alla basilica e a un’area termale di cui rimangono alcune cisterne per la raccolta dell’acqua, sarà consentito tra le ore 11.00 e le ore 18.15 di giovedì 5 ottobre. I visitatori avranno, tra l’altro, occasione di entrare nel cosiddetto Antiquarium, inaugurato in occasione del Giubileo del 2000 e dove, oltre al sarcofago di Ippolito e al ciborio che lo sormontava è custodita anche un’iscrizione dedicata al martire.

festeggiamenti faranno perno anche sugli altri eventi che graviteranno presso la parrocchia di Santa Maria della Provvidenza all’Isola sacra al civico 171 di via della Scafa e presso altre località di Fiumicino (leggi qui).

Se vuoi approfondire questi argomenti clicca sulle parole chiave colorate in arancione all’interno di questo pezzo e accedi agli articoli dedicati.