Anzio, si costituiscono due dei ricercati per il pestaggio di Gabriele

Dopo l'arresto dei gemelli bosniaci si costituiscono due minorenni che avrebbero partecipato al pestaggio

Anzio, si costituiscono due dei ricercati per il pestaggio di Gabriele

Due minorenni si sono costituiti ieri sera, lunedì 25 settembre, alla Polizia ammettendo di essere coinvolti nel tentato omicidio del diciannovenne di Anzio. Secondo la ricostruzione il giovane era stato picchiato e investito da un’auto.

Sul posto erano intervenuti gli agenti della polizia di stato del Commissariato di Anzio-Nettuno e i sanitari del 118. Il giovane era stato ricoverato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno.

Dopo l’arresto dei gemelli bosniaci si costituiscono due minorenni che avrebbero partecipato al pestaggio

Per questo motivo erano stati sottoposti a fermo di polizia due gemelli di origine bosniache.

E ora è arrivata la notizia di questi due minori che si sono consegnati alle forze dell’ordine. Uno dei due, italo-pakistano, sembrerebbe fosse all’interno dell’auto che aveva investito il 19enne, insieme agli altri due.

Non è chiara ancora la posizione dell’altro minore, al momento al vaglio degli inquirenti.

L’aggressione era avvenuta domenica pomeriggio 24 settembre, ad Anzio. Secondo la ricostruzione i gemelli avrebbero pestato Gabriele che li aveva ripresi perché stavano percorrendo a tutta velocità piazza Cesare Battisti.

Da lì il pestaggio e poi l’investimento.

Alessio D’Amato, pestaggio di Anzio: “La Regione si costituisca parte civile”

Il consigliere della Regione Lazio, e responsabile Welfare della segreteria nazionale di Azione Alessio D’Amato chiede che la Regione Lazio si costituisca parte civile nel processo per il pestaggio del giovane di Anzio. Esprime solidarietà a Gabriele e poi afferma:

Quello accaduto ad Anzio è pura follia un giovane pestato perché chiedeva di andare piano, ossia di rispettare le regole di convivenza civile e del Codice della strada. Ecco perché sarebbe importante che la Regione si costituisca parte civile per ricordare l’importanza del rispetto delle regole. Al giovane Gabriele va tutta la mia solidarietà e l’auspicio di una pronta e completa guarigione. Facciamo presto, lavoriamo per un Lazio dalle strade sicure”.