Santa Marinella, al via la Festa del riccio di mare: chef in gara per tutelare una specie minacciata  

Stand, degustazioni, incontri e dibattiti per una kermesse dedicata alla difesa del riccio di mare e dell’ecosistema marittimo

Una Festa dedicata al riccio di mare. Specie capace di offrire ricette di pesce molto prelibate ma al tempo stesso minacciata dalle continue incursioni dei bracconieri che gli danno una caccia spietata anche sul litorale a nord di Roma, un habitat molto adatto alla proliferazione delle colonie di echinodermi, chiamati anche così per il fatto di essere ricoperti da piastre calcaree.

Stand, degustazioni, incontri e dibattiti per una kermesse dedicata alla difesa del riccio di mare e dell’ecosistema marittimo

La kermesse avrà luogo a partire da domani giovedì 2 maggio, sino a domenica 5 con la premiazione finale ed è stata organizzata da Slow Food Comunità del riccio di Mare di Santa Marinella e Civitavecchia in collaborazione con Cibo Futuro.

L’evento consiste in un’articolata serie di iniziative attraverso cui i promotori puntano a sensibilizzare la collettività sull’esigenza di tutelare il riccio anche attraverso la creazione di piatti capaci di riprodurne il gusto aromatico evitandone la raccolta, ma soprattutto di combatterne la depredazione da parte dei pescatori di frodo.

Bande organizzate che arrivano sul litorale tirrenico anche da altre regioni d’Italia per fare razzia di una risorsa fragile ma capace di generare lauti guadagni, proprio per le caratteristiche particolarmente pregiate dei ricci locali che si moltiplicano con facilità su fondali bassi e ricchi di scogli ricoperti da microrganismi e alghe

Un ambiente in cui l’attività continua di questi instancabili brucatori è essenziale per l’equilibrio di tutto l’ecosistema costiero.

La Festa che si terrà che si terrà alla Casina Trincia in via Aurelia 363 metterà in palio tra ristoratori e chef selezionati il primo premio consistente in una targa destinata al vincitore capace di preparare un proprio piatto di mare, sospeso tra tradizione e innovazione e così buono da soddisfare il palato di coloro che prenderanno parte all’evento con una ricetta che sottolinei l’intenzione di “stare dalla parte” degli echinodermi facendo scoprire a chi l’assaggerà come sia possibile creare specialità ispirate alla ricetta degli spaghetti del “riccio fuìto” in cui il riccio in realtà è presente solo di nome.

Ricetta che è stata messa a punto da Slow Food Comunità e presentata dal noto chef Andrea Palmieri in occasione dell’evento internazionale Slow Fish tenutosi lo scorso anno a Genova e dove l’idea riscosse interesse e approvazione da chi ebbe modo di degustarla.

La targa del vincitore andrà a chi avrà inventato la ricetta alternativa migliore

Gli chef di Santa Marinella e Civitavecchia -spiegano i promotori dell’iniziativa- si confronteranno nella preparazione di un piatto alternativo in grado di riproporre una consistenza e un sapore il più possibile prossimi a quelli che proporrebbero al cliente che dovesse chiedere i ricci di mare locali dopo avergli spiegato che non ci sono più, e che dovremo proteggerli per almeno i prossimi tre o quattro anni”.

La manifestazione inizierà domani mattina, giovedì 2 maggio, alle ore 10.00 con la gara di cucina “Oltre il riccio” tra i ristoratori scelti dai promotori.

Venerdì 3 e sabato 4 maggio dalle ore 17.00 alle 19.30 avranno luogo incontri tra Slow Food Comunità e il pubblico presente sui temi della tutela degli echinodermi e, più in generale, della protezione dell’ambiente marino con degustazioni di piatti di pesce o di piatti alla carta alternati a spettacoli di animazione, laboratori ed esibizioni di show cooking.

La festa si concluderà domenica prossima 5 maggio dalle 11.00 alle 13.00 con le premiazioni dello chef più bravo della vicina costa tirrenica.

Presso la Casina Trincia sarà, inoltre, presente uno stand informativo della Capitaneria di Porto con materiali e documenti relativi al fenomeno del bracconaggio del riccio marino e delle iniziative di controllo e repressione del reato di pesca di frodo degli echinodermi sul litorale situato a nord della capitale (leggi qui).

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