Aggressioni nelle Carceri di Velletri e Viterbo: guardia accoltellata da un detenuto

Violenza e disordini hanno preso il sopravvento in due carceri del Lazio. I sindacati della Polizia penitenziaria: "Il carcere di Velletri trasformato in sede penitenziaria per detenuti violenti"

Aggressione e devastazioni in due carceri del Lazio - foto free dal web

Gli istituti carcerari di Velletri e Viterbo sono ormai senza controllo, e a dimostrarlo sono i diversi episodi di danneggiamento, avvenuti in poche ore, fino all’accoltellamento di una guardia di Polizia Penitenziaria avvenuto questa stamattina al Mammagialla di Viterbo. Tutto sarebbe partito ieri pomeriggio a Velletri, dove un’intera sezione della Casa Circondariale, è stata devastata e allagata da alcuni detenuti.

Violenza e disordini hanno preso il sopravvento in due carceri del Lazio. I sindacati della Polizia penitenziaria: “Il carcere di Velletri trasformato in sede penitenziaria per detenuti violenti”

Sono atti di violenza incontrollata quelli che ancora una volta si sono scatenati in una mancata di secondi tra ieri e oggi, in due istituti carcerari del Lazio, in cui alcuni detenuti forse allo scopo si prenderne il controllo, hanno divelto le telecamere di videosorveglianza, e provocato l’allagamenti di alcuni locali all’interno di una sezione della casa circondariale di Velletri, e aggredito con un’arma da taglio una guarda dell’Istituto Mammagialla.

Mentre a Velletri è alta la conta dei danni per la devastazione provocata nei blitz distruttivi dei detenuti, che hanno messo fuori uso tutte le telecamere di sorveglianza interna di una sezione del penitenziario alle porte di Roma, e hanno allagato completamente una sezione detentiva, al Mammagialla di Viterbo la profonda ferita all’addome dell’agente penitenziario, ha richiesto l’intervento degli operatori sanitari delll’Ares 118.

A comunicare i pesanti fatti avvenuti ieri pomeriggio a Velletri, è stato il Coordinatore regionale della FP CGIL Polizia Penitenziaria, Ciro Di Domenico: Le violenze, ancora una volta, sono stati capeggiate da un detenuto italiano trasferito nel carcere di Velletri per motivi di ‘ordine e sicurezza. Questo tecnicamente, significa che ha già commesso atti di violenza in altre carceri, e per questo, come tanti altri detenuti, è stato trasferito nel carcere velletrano che si sta trasformando in un’autentica sede penitenziaria per detenuti violenti, perché l’anomalia è che i detenuti che hanno commesso violenze e disordini nelle altre carceri, se vengono spostati a Velletri, da qui non escono anche se continuano a commettere gesti estremi ai danni della Polizia Penitenziaria e degli altri detenuti”.

E’ Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria a sottolineare inoltre come debba essere: “L’Amministrazione penitenziaria a gestire questa situazione che sta trasformando il carcere di Velletri, in capolinea dei detenuti violenti. Il personale di Polizia Penitenziaria di Velletri è in grave difficoltà per la carenza d’organico che è inferiore al 70% di quella prevista. Continuare a considerarlo un carcere capolinea per detenuti che innescano disordini, non è certo la strategia migliore”.

Per il Mammagialla di Viterbo la situazione non è migliore, e il ferimento dell’agente aggredito stamattina dal detenuto che potrebbe essere riuscito a procurarsi l’arma artigianale o a realizzarla lui stesso, lo dimostra.

A Seguito della ferita inferta all’addome l’uomo è stato soccorso e trasportato in ospedale, e così scatenato il nuovo allarme. In questi mesi è stata mossa anche una vertenza dei sindacati locali, alla quale non è seguito alcuno segnale.