Roma, minorenne abusata dal personal trainer in palestra: condannato a 6 anni

Dopo anni di indagini arriva la sentenza che condanna un personal trainer al carcere in quanto indagato d'aver abusato sessualmente di una ragazzina allora 13enne

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Roma: quando l’orco si nasconde in palestra, l’incubo diventa insospettabile, in questo caso un personal trainer di una palestra capitolina è stato condannato dopo un lungo processo a 6 anni di reclusione in quanto considerato colpevole in primo grado di violenza sessuale su una ragazzina allora minorenne.

Dopo anni di indagini arriva la sentenza che condanna un personal trainer al carcere in quanto indagato d’aver abusato sessualmente di una ragazzina allora 13enne

In questa vicenda iniziata nel lontano 2015 la allora 13enne è stata abusata, in base all’articolata ricostruzione degli inquirenti, dal personal trainer della palestra di Roma che frequentava abitualmente e poi anche da un altra persona, che affermava d’essere un poliziotto, senza, effettivamente, averlo mai dimostrato.

Dopo le prime lamentele e i pianti a dirotto della giovanissima ragazza, il papà, sospinto dai tremendi racconti delle violenze subite, fa rivoltare come un calzino la palestra in questione e ricostruisce insieme alle forze dell’ordine la vicenda, riuscendo a portare alla luce una storia di sevizie portate avanti dal sedicente poliziotto e dal personal trainer.

Il tribunale penale Capitolino ha intanto punito questo settembre con la prima sentenza a 6 anni di carcere il personal trainer, mentre sta continuando ad approfondire i rilievi sull’altra persona, e intanto viene presa una decisione, da parte dell’Autorità giudiziaria.

Mesi fa, in un altra vicenda che aveva visto protagonista sempre a Roma un allenatore di basket, in quel caso il coach era stato arrestato perchè indagato d’aver abusato varie volte di un suo giovanissimo atleta 14enne.

L’indagine che ha visto catturare l’allenatore di pallacanestro, in questo caso specifico, era stata avviata grazie alla segnalazione di alcuni collaboratori della società sportiva capitolina, insospettiti per alcuni atteggiamenti ambigui da parte del  “mister” nei confronti di alcuni giovani atleti, tutti di età intorno ai 14 anni.

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Come sempre in questi casi ricordiamo ai nostri lettori che ogni indagato va ritenuto attualmente come presunto innocente, data l’attuale fase del procedimento, ossia quella delle indagini preliminari, fino a una definitiva sentenza di condanna irrevocabile, con le prove che si formeranno eventualmente durante i vari gradi del processo.